Nei giorni 6 e 7 maggio si è svolta a Pisa una riunione di UNI Europa Graphical finalizzata a costituire un’alleanza sindacale europea nel Gruppo Sofidel. Alla riunione hanno partecipato responsabili sindacali nazionali e delegati aziendali degli stabilimenti del Gruppo Sofidel di Italia, Germania, Inghilterra, Francia, Spagna, Belgio, e Svezia.
I partecipanti alla riunione hanno ribadito che il primo obbiettivo strategico di tale alleanza deve essere la costituzione del Comitato Aziendale Europeo nel Gruppo Sofidel, respingendo la risibile posizione della direzione centrale che vorrebbe subordinare la costituzione del Cae all’inaccettabile condizione che tutte le riunioni si svolgano in videoconferenza ed esclusivamente in lingua inglese.
Oggi in Europa esistono circa 1400 Cae già costituiti nei diversi settori produttivi, e mai (e sottolineiamo mai) nessuna di queste multinazionali (e sottolineiamo nessuna) si è mai sognata di porre una simile condizione, che rappresenta una palese violazione dello spirito e della lettera delle direttive europee sui diritti di informazione e consultazione dei lavoratori.
Il comportamento della direzione centrale della Sofidel risulta essere ancora più inopportuno in quanto molti degli stabilimenti acquisiti da Sofidel in Europa appartenevano precedentemente a gruppi multinazionali (Sca, Kimberly, Georgia Pacific) dove il Cae era stato costituito fin dalla fine degli anni ’90 e i diritti di informazione e consultazione erano saldamente acquisiti e consolidati ben oltre quanto previsto dalle direttive europee.
I partecipanti alla riunione hanno quindi deciso:
- Di informare tutti i lavoratori dei rispettivi paesi della situazione venutasi a creare e di aumentare la pressione sulle singole direzioni nazionali al fine di favorire l’apertura di un serio negoziato rispettoso dei diritti dei lavoratori e dei sindacati di tutti i paesi del gruppo;
- Di eleggere e/o nominare nelle prossime settimane i delegati spettanti ad ogni paese come previsto dalle prescrizioni accessorie della direttiva e di comunicarli sia alle direzioni nazionali che alla direzione centrale. Tali delegati andranno considerati membri del Gsn qualora l’azienda intendesse convocare subito tale organismo negoziale; diversamente saranno da considerare come componenti effettivi del Cae vero e proprio che viene costituito automaticamente quando un’azienda rifiuti di iniziare la procedura di negoziazione entro 6 mesi dalla richiesta, che nel caso della Sofidel è stata inviata più di un anno fa.
- Di ricorrere in giudizio di fronte al rifiuto dell’azienda di convocare la prima riunione del Cae costituito sulla base delle prescrizioni accessorie della direttiva. Tale ricorso verrà avviato dalle organizzazioni sindacali Italiane in quanto sede della Casa madre, ma i rappresentanti sindacali hanno convenuto sull’opportunità di verificare con i propri uffici legali la possibilità di chiamare in giudizio la Sofidel in tutti quei paesi che avevano formalmente introdotto la richiesta di costituzione del Cae.
Infine tutti hanno convenuto sulla necessità di organizzare in futuro altre iniziative con lo scopo di denunciare il mancato rispetto dei diritti di informazione sulle strategie del gruppo a livello europeo, un gruppo che nel settore Tissue è il secondo a livello europeo e il sesto a livello mondiale, e che malgrado questo non è ancora riuscito a capire che anche la migliore comunicazione d’impresa può essere vanificata dalla costante e puntuale denuncia da parte del sindacato europeo ed internazionale della violazione immotivata di diritti fondamentali sanciti a livello europeo.
In particolare si è deciso che una delle prossime iniziative già messe in cantiere da Uni-EG – vale a dire una conferenza settoriale delle imprese multinazionali del Tissue cui parteciperanno delegati sindacali di Sca, Kimberly, Wepa, Sofidel e Lucart – verrà organizzata in Italia nel territorio di Lucca e potrà essere l’occasione per organizzare qualche “vistosa” forma di solidarietà nei confronti dei delegati Sofidel di tutta Europa da parte dei rappresentanti delle altre multinazionali del settore dove il Cae è operativo da molti anni e che devono subire una brutta forma di concorrenza sleale da parte del gruppo Sofidel che in modo miope cerca di trarre uno scorretto vantaggio dal mancato riconoscimento dei diritti dei propri lavoratori a livello europeo.
LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC CGIL – FISTEL CISL
IL COORDINAMENTO EUROPEO GRUPPO SOFIDEL
[caption id="attachment_7863" align="aligncenter" width="480"] Conferenza stampa vertenza SOFIDEL[/caption]
[caption id="attachment_7864" align="aligncenter" width="480"] Conferenza stampa vertenza SOFIDEL[/caption]