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INDUSTRIA E ARTIGIANATO

Il 14 febbraio si è riunito a Roma il Settore nazionale unitario dei poligrafici, per valutare le ricadute nel Settore delle scelte della Caltagirone Editore e, nello specifico, sul CCNL e sul Fondo di previdenza complementare contrattuale.
La proprietà del Gruppo Caltagirone il 22 febbraio ha aperto tre procedure di cessione di ramo d’azienda per le società de “Il Gazzettino”, de “Il Mattino”, de “Il Messaggero”, con la chiara volontà politica di destrutturare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e di minare il faticoso lavoro degli ultimi due anni che le parti Istitutive hanno fatto per riportare in equilibrio il Fondo di Previdenza Contrattuale. Infatti a 77 lavoratori coinvolti in una delle cessioni di ramo viene proposto il passaggio al CCNL del Terziario, Distribuzione e Servizi.
Per la cronaca ricordiamo che la vice presidente della FIEG (associazione Datoriale che sottoscrive il CCNL) è la Dott.ssa Azzurra Caltagirone, la quale contestualmente svolge un ruolo di primo piano nel Gruppo Caltagirone. I rami d’azienda sono stati individuati utilizzando il potere dell’impresa, procedendo a licenziamenti individuali senza giustificato motivo ed a spostamenti forzosi da una attività all’altra. Anche le attività individuate sono palesemente in contrasto con il contratto nazionale di lavoro poiché attengono alla missione produttiva del “quotidiano”. Il tutto si è consumato fuori di ogni regola contrattuale sottoscritta. La stessa Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) non ha partecipato all’esame congiunto sulle cessioni di ramo d’azienda fatte in Confcommercio.
Il Settore Nazionale dei poligrafici, dopo ampio dibattito, nel sostenere la Vertenza Caltagirone e nel contrastare la decisione del Gruppo Caltagirone tesa alla destrutturazione del contratto nazionale di lavoro, e nel sostenere la difesa del Contratto Nazionale di Lavoro, ha assunto le seguenti decisioni:

- una giornata di sciopero del Gruppo Caltagirone per il giorno 21 marzo con iniziative territoriali a Venezia a Napoli e Roma;
- una giornata di sciopero nazionale del Settore da definire dalle Segreterie nazionali a seguito dell’eventuale esito negativo dell’incontro del giorno 22 marzo relativo alla procedura di cessione;
- un presidio presso la sede di Confcommercio per il giorno 22 marzo;

Il Settore Nazionale chiede alla FIEG di superare ogni residua ambiguità e di esprimersi chiaramente in merito al cambio di contratto dei lavoratori proposto dal gruppo Caltagirone.

LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

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