“Ci siamo ancora una volta. Si parla di nuovo, tre anni dopo, di quella odiosa quanto insidiosa “legge bavaglio” che nel 2010 fece scendere in piazza decine di associazioni e movimenti di persone intenzionate a difendere la libertà di stampa. Oggi infatti il Pdl ci riprova, riproponendo un testo che prevederebbe addirittura il divieto di pubblicazione delle intercettazioni, anche di quelle non più coperte da segreto istruttorio, minacciando così gravemente il diritto dei cittadini ad essere informati.” Così dichiara Barbara Apuzzo, della segreteria nazionale Slc Cgil.
“Questo fatto gravissimo avviene peraltro nel momento di maggiore crisi per il nostro paese – prosegue la sindacalista - in cui di ben altre misure c’è urgenza di discutere, dimostrando ancora una volta quanto il conflitto d’interessi prevalga ancora, pericolosamente, sul bene stesso dei cittadini.”
“Questi ripetuti attacchi alla libertà di stampa e i tagli all’editoria recentemente annunciati dal governo certificano ancora una volta l’esigenza di una profonda riforma del sistema dell’ editoria e informazione.
La chiediamo da anni e continueremo a farlo – conclude Apuzzo. Per questo motivo Slc Cgil lancia ancora una volta l’allarme sulla necessità di promuovere iniziative per la libertà e il diritto ad una informazione libera e plurale, affermando con forza che questa deve rappresentare una priorità d’intervento del governo.”