COMUNICATO
A seguito dell’incontro con Italiaonline, avvenuto in via telematica il giorno 21 aprile 2020, tramite lo Studio di Consulenza Arlati, presenti per l’Azienda: Marco Melino e Caterina Verduci, per la parte sindacale l’esecutivo RSU e le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, UILCOM-UIL e FISTEL-CISL, avente come ordine del giorno la procedura di implementazione della CIGO COVID-19 sulle 41 D.L.S. facenti riferimento alla capogruppo Italiaonline, siamo obbligati a comunicare che la posizione espressa con forza da SLC CGIL, circa la necessità di un ridimensionamento dell’incidenza delle giornate di Cassa Integrazione settimanali, non è stata presa minimamente in considerazione dall’Azienda. Ci troviamo, quindi, di fronte ad un’insostenibile ed inaccettabile disuguaglianza in essere tra le varie sedi delle D.L.S oggetto di tale procedura, in quanto l’unico criterio di gestione utilizzato è stato solo quello matematico, relativo cioè alla numerica dei dipendenti di ogni singola sede (ossia, maggiore è il numero di dipendenti più alto è il numero di giornate di Cassa Integrazione richiesti) fino ad un massimo di 4 giornate settimanali, senza minimamente avere consapevolezza dell’organizzazione del lavoro.
A tal proposito è stato richiesto un incontro con il direttore commerciale; per fare chiarezza sui ruoli e attività e sulla visione strategica a lungo termine delle D.L.S. all’interno del gruppo IOL.
Malgrado, quindi, la SLC CGIL abbia sottolineato fermamente e in diverse riprese l’enorme disparità di trattamento attuato con le relative giornate di Cassa Integrazione richieste da parte aziendale, facendo notare altresì che i carichi di lavoro non sono affatto diminuiti, la controparte non ha minimamente mutato la propria posizione; ma anzi si è dovuto, purtroppo, constatare che le disparità non si sono concluse soltanto con le numeriche: non tutte le D.L.S, infatti, potranno usufruire del FIS, per alcune di esse (ossia quelle con un numero di dipendenti inferiore a 5) è stato fatto ricorso alla CIGO in deroga, che prevede il pagamento diretto da parte dell’INPS, senza alcuna anticipazione salariale da parte dell’azienda e con un effetto quindi immediato sulle mensilità dei lavoratori, e anche in questo caso è stato richiesto un intervento aziendale per far sì che i dipendenti non abbiano il mese economicamente scoperto.
Nel corso dell’incontro, il consulente Massimiliano Arlati ha anche asserito che, qualora fosse attuabile un’implementazione di ulteriori settimane di cassa integrazione, oltre le 9 già predisposte, ne farà prontamente richiesta agli organi competenti. Ancora una volta ci duole constatare con amarezza che l’Azienda, invece di provare a consolidare l’assetto del business, farà ricavi con soldi statali, ricordiamo che ci sono aziende che in questo momento stanno modificando il loro modo di fare impresa aiutando i propri dipendenti.
A questo proposito, segnaliamo alle nostre Strutture Territoriali che, se tale ipotesi dovesse avere luogo, l’espletamento dell’esame congiunto dovrà essere effettuato direttamente a livello Nazionale.
Coordinatore Nazione Industria SLC CGIL
Esecutivo SLC CGIL Italiaonline