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INDUSTRIA E ARTIGIANATO

Le Segreterie Nazionali esprimono la loro forte preoccupazione per il futuro e la tenuta occupazionale del Settore grafico-editoriale nella provincia di Torino.
In particolare vogliono sottolineare la situazione dello stabilimento ex ILTE di Moncalieri (TO), che occupa complessivamente circa 650 dipendenti e in cui ha sede la ROTOSUD S.p.A (ex ILTE), e di Seat Pagine Gialle che ne occupa direttamente circa 1.100, ai quali si aggiungono altrettanti dipendenti delle controllate e circa altrettanti agenti di commercio monomandatari.
Per SEAT è evidente l’origine della preoccupazione: SEAT Pagine Gialle S.p.A. e la controllata SEAT Pagine Gialle Italia S.p.A. venerdì 28 giugno hanno presentato la proposta di Concordato preventivo al tribunale di Torino. Tale proposta contiene le nuove linee guida strategiche 2013-2018 e la connessa ristrutturazione debitoria. Si apre quindi una fase decisiva per la continuità e il rinnovo complessivo dell’azienda (diversificazione e semplificazione dell’offerta per la PMI italiana con enfasi sulla comunicazione digitale, abbattimento del debito, stabilizzazione e poi finalmente incremento dei ricavi a partire dal 2015). Le nuove linee strategiche e la ristrutturazione del debito dovranno essere approvate dai creditori e dal tribunale in un iter che si prolungherà per tutto il 2013 e che, se concluso positivamente, scongiurerà amministrazione controllata e fallimento. La conclusione positiva di questo delicatissimo processo è per parte nostra inscindibilmente legata ad un’impostazione sfidante, innovativa e non traumatica dei suoi eventuali impatti occupazionali.
Per Rotosud la preoccupazione nasce dalle difficoltà e dallo stallo della trattativa per il rinnovo della parte economica del contratto per la produzione degli elenchi SEAT, unica commessa del sito di Moncalieri, che, qualora la trattativa dovesse concludersi negativamente e la commessa venir meno, porterebbe alla chiusura dello stabilimento. Il sito di Moncalieri è dedicato alla produzione degli elenchi telefonici e, nel tempo, gli investimenti su specifiche tecnologie per la realizzazione della commessa SEAT sono stati ingenti ed estremamente onerosi; oggi, quelle tecnologie non sono utilizzabili per altre produzioni.
Non entriamo nel merito della trattativa tra le due aziende: sappiamo che i problemi da risolvere sono di natura economica (prezzi e volumi), legale e connessi ai cambiamenti previsti nel business degli elenchi cartacei. Sappiamo che errori e difficoltà pesano su entrambi gli attori della vicenda. Per quanto ci riguarda, il destino e la collaborazione tra Seat e Rotosud possono e debbono ancora essere intrecciati, perché non avrebbe senso una commessa di stampa realizzata all’estero, quando ci possono essere i presupposti, economici e di rispetto del contratto, per mantenerla in continuità a Rotosud.

Per questo, le scriventi OO. SS., in rappresentanza dei lavoratori che da decenni operano per la realizzazione, la stampa e la confezione degli elenchi telefonici di SEAT, sollecitano entrambe le parti, SEAT e ROTOSUD, a continuare le trattative e a superare tutte le difficoltà e le pregiudiziali per raggiungere un accordo che, nel rispetto delle reciproche esigenze, sappia garantire la continuità industriale al sito di Moncalieri ed il mantenimento degli attuali livelli occupazionali nella provincia di Torino.

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