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INDUSTRIA E ARTIGIANATO

(U.S. Slc Cgil) - Roma, 20 giu - “La proprietà di un marchio storico, ed in un settore a grande valenza democratica, non può essere gestita con una spregiudicatezza che mal si addice al caso della Dire”. Giulia Guida, Segretaria nazionale della Slc Cgil, è intervenuta stamani al confronto col Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Alberto Barachini, sollecitato all’incontro da Slc, Fistel, Uilcom proprio per la gravità della situazione dell'Agenzia di Stampa che vede a serio rischio di licenziamento sette lavoratori grafici-editoriali.
La contrarietà al provvedimento di espulsione dal lavoro, posizione comune alle tre sigle sindacali, ha trovato d’accordo il Governo che, con Barachini, ha concordato sulla necessità di individuare misure alternative ai licenziamenti.
Ad aggravare il caso ‘Dire’, si consumano da mesi relazioni sindacali inadeguate e scorrette che Guida ha denunciato con forza posto all’attenzione di Barachini come “metodo che tende ad inasprire il conflitto invece di comporlo”.
“Il piano di ristrutturazione mira ad una riduzione del personale grafico attraverso un licenziamento collettivo incompatibile con la condizione di percettore di finanziamenti totalmente pubblici sui quali l’agenzia basa le sue entrate” ha fatto osservare Guida durante l’incontro.
“I percorsi alternativi per tutelare l’occupazione ed il buon nome dell’Agenzia esistono e vanno esperiti con un negoziato serio -ha concluso la Segretaria di Slc Cgil- cui una proprietà, dimostratasi fin qui irresponsabile, ora non puó più sottrarsi”.

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