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INDUSTRIA E ARTIGIANATO

Giuliano Poletti

Ministro del Lavoro

e delle Politiche Sociali

e p.c.

Paolo Onelli

Direttore Generale

Direzione Generale delle Relazioni Industriali

e dei Rapporti di Lavoro

Oggetto: Prepensionamento lavoratori Poligrafici e Grafici Editoriali, richiesta incontro urgente.

Signor Ministro, con la presente siamo a richiederLe un incontro urgente sul tema de “il regolamento per l’armonizzazione all’assicurazione generale obbligatoria dei requisiti minimi di accesso al pensionamento anticipato di categorie  di personale iscritto presso l’Inps, l’ex-Enpals e l’ex-Inpdap”, modifiche introdotte dal D.P.R. 157/2013 pubblicato in G.U. del 16 gennaio 2014. 

Tale richiesta avviene a conclusione di un lungo percorso durante il quale abbiamo, unitamente alle parti datoriali, affrontato diversi aspetti legati alla questione in oggetto.

Per rendere più agevole la comprensione delle questioni da noi poste, dal momento che Lei ha assunto l’incarico durante la fase di confronto che è già in atto, pensiamo sia opportuno ricostruire il percorso fin qui fatto.

L’obiettivo che ci prefiggiamo non è quello di mettere in discussione l’applicazione a regime della norma nel 2018 per tutti i lavoratori, ma quello di procedere senza retroattività e con gradualità in questa direzione.

Con questa consapevolezza, riteniamo opportuno ribadire che nelle audizioni parlamentari che si sono svolte su questo tema (avvenute il 30 maggio u.s.), affrontando  la proposta dell’ex Ministro E. Fornero, abbiamo posto insieme alle Associazioni Datoriali le seguenti problematiche:

-          Il superamento della retroattività della norma, (che invece ritroviamo nel nuovo testo del D.P.R.); per evitare la costituzione di nuove sacche di “esodati” e per rendere esigibili gli accordi sottoscritti entro il 31/12/2013 che, in assenza di nuova normativa erano stati realizzati con la normativa al momento vigente (L. 416/81 e successive modificazioni);

-          La necessità di affrontare il processo di armonizzazione considerando la specificità del settore Editoriale, gravato da una importante crisi e dalla fase di trasformazione subita dai suoi prodotti tradizionali. Per tale ragione, pur mantenendo l’obiettivo dell’armonizzazione al 2018, abbiamo proposto di utilizzare lo strumento del pensionamento anticipato con le opportune gradualità. Del resto la stessa legge 416/81 nasceva con la volontà di fornire uno strumento utile per intervenire sulla crisi di questo settore avvenuta alla fine degli anni ’70 che vedeva il superamento delle attività meccanizzata a favore di quella informatica (in questo modo  tra il 1981 e la fine degli anni ’90 si è gestita in maniera non traumatica l’uscita di circa 10.000 lavoratori dal processo produttivo).

Nonostante queste premesse, i suggerimenti da noi (e dalle parti datoriali) proposti sono stati totalmente ignorati. La stesura definitiva della norma ha generato dunque una nuova categoria di “esodati” e non ha tenuto conto della situazione specifica del settore.

Solo dopo la proclamazione da parte delle OO.SS. di uno sciopero generale e dopo la palese manifestazione da parte delle associazioni datoriali della loro contrarietà relativamente alle soluzioni trovate, l’intervento dell’ex Ministro Giovannini ha prodotto la convocazione di un tavolo di confronto presso il Ministero, che ha consentito di sospendere lo sciopero e di avviare una proficua attività di confronto.

Il  21 gennaio unitamente alle parti datoriali abbiamo incontrato l’ex Ministro del Lavoro e  i Dirigenti del Ministero. In tale riunione è stato assunto l’impegno di procedere in tempi rapidi in direzione di una verifica degli accordi sottoscritti per evitare di creare ulteriori difficoltà ai lavoratori.

Per trovare le necessarie soluzioni si è resa necessaria una conoscenza approfondita, in sede tecnica presso il Ministero, di tutti gli accordi di procedura sottoscritti e della composizione delle diverse casistiche.

Il 28 gennaio ed il 3 marzo il gruppo di lavoro ha analizzato  gli accordi sottoscritti in sede Ministeriale, Regionale e Provinciale (accordi di procedura) tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2013 che coinvolgono circa 500 lavoratori ( tra poligrafici e grafici).

Sulla base di tali dati sono state individuate due categorie di soggetti da valutare ai fini del pensionamento in forza di accordi sottoscritti dopo il 31/08/2013:

1)    Lavoratori che hanno perfezionato 32 anni di anzianità contributiva (requisito di accesso al pensionamento previsto dalla previgente normativa) al 31/12/2013;

2)    Lavoratori che perfezionano i 32 anni di anzianità contributiva successivamente al 31/12/2013.

I dirigenti del Ministero, in accordo con i dirigenti dell’Inps, hanno individuato il seguente percorso:

-          con riferimento ai lavoratori di cui al punto 1) è stata prospettata una soluzione, in via amministrativa, di interpretazione del vigente quadro normativo secondo la quale gli stessi possono accedere al pensionamento con i previgenti requisiti, fermo restando la definitiva verifica tecnico-politica e di legittimità di tale interpretazione da parte degli Uffici competenti dello stesso Ministero.

-          riguardo alla categoria di soggetti di cui al punto 2), è stato osservato (dai rappresentanti dello  stesso Ministero) che, allo stato, per l’accesso al pensionamento con i previgenti requisiti, occorre uno specifico intervento normativo al DPR 157/2013 (Regolamento di armonizzazione).

Durante questi confronti, in coerenza con quanto già fatto il 30 maggio e il 13 settembre e con quanto stabilito durante l’incontro del 21 gennaio con l’ex Ministro del Lavoro Giovannini, come parte Sindacale abbiamo avanzato  la necessità di rimodulare il numero di contributi o gli anni di anzianità contributiva a partire dal 1° gennaio 2015, fermo restando i 37 anni di contributi effettivi dal 1° gennaio 2018, mantenendo tutto il 2014 con la norma precedente.

Rispetto a tale richiesta, i Dirigenti del Ministero non hanno potuto assumere impegni poiché il tema è nelle Sue competenze, comunicandoci  che Le avrebbero trasmesso la nostra richiesta di modifica del DPR.

Alla luce delle dichiarazioni   dell’ex Sottosegretario prof. Legnini (avvenute nel mese di agosto), relative alla necessità di utilizzare per affrontare la crisi del settore tutti gli strumenti disponibili presenti nella attuale legge, e alla possibilità di ristrutturare il settore attraverso un piano industriale nazionale, pensavamo e pensiamo che l’applicazione di una diversa gradualità sia possibile oltre che indispensabile.

AvendoLe  indicato il percorso di approfondimento tecnico già ultimato con i Dirigenti del Ministero, riteniamo sia utile concludere il cammino fin qui fatto.

Siamo sempre stati abituati ad affrontare le questioni che riguardano la vita dei lavoratori e delle imprese attraverso un confronto costruttivo sul merito dei problemi, lavorando responsabilmente per  trovare soluzioni eque ed equilibrate. Confidiamo di poter procedere in questa direzione.

Certi di un suo sollecito riscontro, La ringraziamo anticipatamente della Sua disponibilità, ed in attesa di una Sua convocazione le porgiamo

Le Segreterie Nazionali  SLC-CGIL, FISTel- CISL, UILCOM-UIL

Scarica il pdf: Richiesta Incontro Ministro del Lavoro x Decreto su armonizzazione

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