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“Il balletto delle informazioni sulla riforma della Rai e sul Canone ci segnalano lo “stato confusionale” in cui si trovano il governo e le istituzioni – così una nota di Slc Cgil, Snater e Libersind-ConfSal.

“Sono stati rapidissimi ad indicare la vendita di parte della proprietà di Rai Way e la sottrazione di risorse economiche essenziali per la sopravvivenza del servizio pubblico, ma ora che si deve costruire una riforma del Servizio Pubblico Radio Televisivo, ed inevitabilmente, la riforma del sistema radio televisivo italiano iniziano le dichiarazioni e le smentite di diversi componenti del Governo.”

“Ci sembra – proseguono le sigle sindacali di categoria -  il chiaro preludio delle politiche dei due tempi: prima si prende e poi “non si riesce” a dare. Assodata la nostra contrarietà alla vendita di Rai Way, avevamo avvertito i vertici aziendali, almeno, di non avviarla sino a quando il quadro normativo sul futuro della Rai non fosse stato chiaro.”

“Invece si sono sbrigati ad alienare uno dei beni più preziosi della Rai senza che la stessa avesse garantite le risorse economiche necessarie per svolgere la propria attività e la concessione di servizio pubblico. Stessa cosa avevamo chiesto, nell'incontro del 9 ottobre, al Sottosegretario On. Giacomelli, e cioè provvedere a definire la legge sulla governance, la riforma del canone e il rinnovo della concessione e solo successivamente valutare l'esigenza di vendere uno quota minoritaria di Rai Way.”

“Denunciamo che ad un solo mese dalla fine dell’anno la Rai non conosce quali risorse avrà a disposizione per svolgere la propria funzione di servizio pubblico per il 2015.  Una vergogna per un paese democratico. In Rai il 12 dicembre i lavoratori SCIOPERANO!”

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