“Il 22 gennaio 2015 si terrà la prima udienza al TAR del Lazio per il ricorso sindacale e delle associazioni dei consumatori sul prelievo dei 150 milioni sul canone Rai, così come previsto dal decreto Legge 66 convertito in legge 89/2014.” Così annuncia una nota di Slc Cgil Nazionale.
“La sottrazione, per l’anno 2014, di 150 milioni dalla provvista derivata dal canone di abbonamento, prima interamente attribuita alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, costituisce una nuova tassa a carico dei cittadini.”
“Il D.L. n.66/2014 presenta, ad avviso dei ricorrenti, ulteriori gravi profili di illegittimità – prosegue la nota:
1) riduce, con effetto retroattivo, le risorse dovute alla RAI senza prevedere una riforma che assicuri l’erogazione degli standard di servizio contenuti nel contratto di servizio 2013-2015;
2) è in assoluto contrasto con l’art.77 Cost che consente lo strumento del decreto legge solo nelle ipotesi di “straordinaria necessità ed urgenza”;
3) viola la natura giuridica del canone, garantita dalle norme costituzionali in quanto strumentale al buon funzionamento del servizio pubblico televisivo, il quale ha “carattere di preminente interesse generale” (art.43 cost.).”