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Sono ormai 4 mesi, dal fatidico accordo separato del 23 dicembre 2014, sottoscritto in gran fretta senza la validazione da parte dei lavoratori, oltretutto ancora oggi non attuato, che non si riesce più a svolgere “serenamente” l’attività sindacale in Rai.
Non è stato possibile definire l'adesione all'Accordo interconfederale del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza, o meglio, Slc Cgil ha aderito coerentemente con quanto sottoscritto a livello confederale, mentre Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni hanno prodotto almeno 5 rinvii con le motivazioni più varie evitando ad oggi di sottoscrivere la lettera di adesione al testo unico sulla rappresentanza.
Sono 4 mesi che è stato reso impossibile contrattare, a tutti i livelli, di Rsu, territoriale, nazionale, perché in ogni occasione Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni, hanno posto una questione politica pregiudiziale sulla composizione di tavolo, impedendo di fatto il normale svolgimento delle relazioni sindacali dimentichi, oltretutto, che gli altri tre sindacati, Slc Cgil, Snater e Libersind-ConfSal, sono come loro firmatari di Contratto Collettivo di Lavoro e legittimati da un’ampia rappresentanza in azienda.
Questa condizione artificiale, favorita dalla disponibilità aziendale a costituire tavoli alternativi, sta impedendo di fatto la presentazione della Piattaforma Contrattuale, elemento fondamentale per tutelare i diritti e il salario dei lavoratori.
Da ultimo, veniamo al senso del titolo, in coerenza con quanto si sta impedendo sulla ridefinizione della rappresentanza sindacale (questione che la Cgil sta ponendo da almeno 2 anni in Rai: reale rappresentanza legata ai voti conseguiti alle Rsu e agli iscritti, condizione normale in tutte le aziende che aderiscono a Confindustria tranne che in Rai), gli stessi sono passati a boicottare ogni iniziativa diretta alla rinnovazione della rappresentanza sindacale o agli istituti contrattuali.
Fistel, Uilcom, Ugl Tlc hanno scritto più lettere provando a bloccare il voto in Rai Way (facciamo notare che li le Rsu e Rls sono scadute da circa 9 anni), a impedire il voto per la rinnovazione dell’Arcal (scaduto da 21 anni), da ultimo arrivando a porre un veto su procedure avviate o in fase di avvio anche da parte di loro rappresentanti sindacali su Torino piuttosto che su Milano.
Infine, condizione che ci ha fatto ritenere necessario scrivere questo comunicato, ieri hanno deciso, forzando anche da un punto di vista statutario, il rinvio del voto per la rinnovazione degli organismi Fasi, proponendo nel verbale lo spostamento dal 7 e 8 maggio al 20 e 21 maggio (Slc Cgil e Snater contrari e azienda astenuta).
Tutto questo, evitando di fare dietrologia, non fa altro che impedire alle OO.SS., tutte le OO.SS., di gestire in maniera pronta quanto i lavoratori sollecitano.
Dobbiamo rimettere a posto le figure professionali, rivedere i modelli produttivi, recuperare salario nel CCL Rai e col Premio di Risultato, dobbiamo trovare soluzioni per i precari e rispondere alla riduzione di tutele prodotto dal Jobs Act, etc, invece siamo costretti come Cgil a correre dietro a continue azioni dirette alla distrazione di massa.
Siamo a due mesi e mezzo dall’estate, se non riusciremo a sbloccare questa situazione in pochi giorni, procedendo alla rinnovazione degli organismi, alla revisione del modello sindacale e alla presentazione della Piattaforma Contrattuale, avremo fatto guadagnare tempo a chi ha tutto l’interesse a tenere bloccata la Rai in attesa che si cambino le regole ed i suoi vertici.
Come Slc Cgil chiediamo ai lavoratori di darci la forza per dire basta a questo sistema che in maniera trasversale, senza un colore politico, attraversa azienda e sindacati.

Scarica il comunicato su Craipi: CRAIPI_comunicato assemblea bilancio 2014_delegati Cgil

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