"Ad ora l'adesione allo sciopero di oggi, proclamato da Slc-Cgil e Uilcom-Uil a La7, sarebbe superiore al 60%, con punte del 90% presso gli studi di Via Novaro a Roma". Così dichiara Barbara Apuzzo, segretaria nazionale Slc Cgil.
"L'alta adesione allo sciopero ha provocato uno stravolgimento del palinsesto: il TG è stato trasmesso da Milano, e l’emittente ha pre-registrato tutti i programmi sinora trasmessi. Prendiamo peraltro atto dell’evidente attacco al sindacato, ed alla Cgil in particolare proprio nel giorno dello sciopero, che traspare dai servizi preparati ad hoc e messi in onda oggi – prosegue la sindacalista.
“Ad ulteriore riprova di tale atteggiamento Cairo, in un’intervista a La Repubblica di oggi, manifesta la propria "sorpresa" nel constatare che "invece che gioire per le certezze che già hanno" (il posto di lavoro), i lavoratori osino chiedere "quanto oggi non possono avere". Il riferimento è al giusto riconoscimento economico legato alla produttività, quella che, per inciso, concorre al tanto sbandierato risanamento aziendale, e al riconoscimento di diritti uguali per tutti i lavoratori.”
“Sembra proprio che l’editore Cairo si sia dimenticato che in Italia esistono ancora dei diritti, tra cui, oltre a quelli costituzionali allo sciopero e al lavoro da circa 70 anni ad oggi, anche ad un dignitoso salario ed alle tutele previsti dallo statuto dei lavoratori siglato ben 45 anni orsono – insiste Apuzzo. Ricordiamo pertanto a Cairo che l'agitazione di oggi è stata indetta a causa dell’indisponibilità del Gruppo a trovare forme di accordo per l'estensione dei diritti e delle tutele ai neo-assunti e ai precari, e per il rinnovo del secondo livello di contrattazione".
“Un ringraziamento va invece alle lavoratrici e ai lavoratori di La7 – conclude Apuzzo - che hanno aderito in massa a questo sciopero e alle Rsu che hanno lavorato in modo splendido per favorirne la riuscita: lottare per difendere i propri diritti e per estenderli ai più deboli come hanno fatto i lavoratori di La7, è veramente il modo migliore per festeggiare il 1º Maggio.”