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“La cessione di Mediaset Premium per arrotondare lo scambio di quote azionarie tra Mediaset e Vivendi denota la consueta supremazia degli aspetti finanziari su quelli industriali. Apprendiamo infatti dai mezzi di informazione i rispettivi andamenti delle quotazioni di borsa e sul valore nominale dell’asset, ma non sappiamo nulla della prospettiva industriale entro la quale si inscrive l’operazione né quale possa essere l’impatto sull’occupazione e sui contratti dei lavoratori – così una nota della segreteria nazionale Slc Cgil.

“Siamo di fronte ad una operazione finanziaria da 880 milioni di euro, per ora, ma non sappiamo a quale progetto industriale e produttivo sia finalizzata e quali conseguenze potrà avere sull’occupazione e sul Paese. Come si evolverà, in concreto, il polo europeo dell’audiovisivo in competizione con Netflix?”

“I contenuti audiovisivi del nuovo soggetto imprenditoriale serviranno soltanto a far decollare la banda larga di Telecom Italia, adesso che sembra messa ai margini della partita da Enel-Vodafone-Wind, oppure saranno il cuore pulsante di una nuova grande piattaforma OTT europea che sia in grado di offrire contenuti pay e, soprattutto, servizi streaming e capace di creare cultura e lavoro?”

“Quale sarà la forma di impresa e quali saranno i fabbisogni occupazionali e professionali? E come potrà essere garantita la continuità occupazionale e dei trattamenti economici e normativi dei lavoratori interessati? – continua a chiedersi l’organizzazione sindacale. L’operazione finanziaria contiene al suo interno anche la realizzazione del “polo delle torri” di trasmissione?”

“Purtroppo anche in questo caso, una vicenda che interessa il sistema paese, assistiamo ad interventi pubblici a valle (Antitrust, autorità giudiziaria) e a non registrare, invece, alcun interessamento da parte del governo per i profili di sua pertinenza (sviluppo economico, comunicazioni, cultura).”

“Attendiamo di ricevere rapidamente da Mediaset informazioni di senso compiuto sulle dimensioni e sul merito del progetto complessivo – conclude la nota di Slc Cgil nazionale - ed un confronto su ogni eventuale impatto sul lavoro, secondo gli impegni assunti con l’accordo dell’11 novembre 2014 relativo al trasferimento del ramo d’azienda di Mediaset Premium.”

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