Le lavoratrici ed i lavoratori della Rai il 19 luglio 2018 voteranno per il Consigliere di Amministrazione così come previsto dalla legge 220 del 2015.
"Riteniamo approssimativa la gestione che la Rai ha fatto delle candidature, della campagna elettorale e del voto."
Questo lamentano Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e UGL Informazione che hanno candidato Gianluca De Matteis Tortora al Consiglio di Amministrazione.
"È stato difficoltoso per tutti i candidati effettuare la campagna elettorale, poiché sono stati posti limiti di accesso alle sedi aziendali, date scarsissime risorse in termini di permessi ai candidati per incontrare i colleghi che devono votarli."
"I sindacati, quali rappresentanti dei lavoratori, sono protagonisti di questa fase, ed abbiamo infatti sottoscritto un documento congiunto anche con UsigRai e AdRai per sostenere, con un Coordinamento di tutte le sigle, l’attività del Consigliere eletto dai lavoratori.
Di qui la scelta di rafforzare la candidatura con le nostre iniziative nonostante la riluttanza dell’azienda a consentire un vero confronto con i lavoratori.
"Come sindacati abbiamo perciò indetto assemblee per consentire al nostro candidato di farsi conoscere e di dialogare con i lavoratori, perché soltanto attraverso la conoscenza profonda dall’azienda un Consigliere può intervenire sui molti problemi che affliggono il Servizio Pubblico."
"Esprimiamo preoccupazione circa il voto elettronico e per l'assenza di verificabilità dello stesso da parte dei candidati o di “rappresentati di lista”.
"Alla data scelta per il voto, il 19 luglio, molti Lavoratori saranno in ferie ed anche se potranno votare elettronicamente non tutti hanno identiche condizioni di accesso ad internet. Ci chiediamo se questa scelta non pregiudicherà il superamento del quorum."
"Pur trattandosi della prima esperienza dalla promulgazione della legge e considerando che la norma è imperfetta e a nostro avviso andrebbe riscritta, ci saremmo aspettati maggiore attenzione da parte del CdA Rai all'iter elettorale, al fine di consentire un voto informato a tutti i dipendenti (giornalisti, dirigenti, quadri, impiegati e operai che siano). Riscontriamo invece notevoli difficoltà per la campagna elettorale che, viste anche le diverse condizioni dei candidati, sta generando malumore e tensioni tra di loro. Questa esperienza purtroppo - chiosano i sindacati - rischia di trasformarsi in un’occasione di partecipazione persa."