Il giorno 13 dicembre 2018, presso Unindustria-Confindustria, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Informazione, Libersind-ConfSal unitamente al Coordinamento Nazionale delle Rsu, hanno sottoscritto con Rai l’accordo che chiude uno dei capitoli fondamentali di rimando del CCL firmato il 28 febbraio 2018 - POLITICHE ATTIVE e l’accordo “provvisorio” sul PdR.
POLITICHE ATTIVE
L’accordo ha definito:
1. un percorso di stabilizzazione per i precari con contratti autonomi;
2. l’estensione delle tutele contro il licenziamento senza giusta causa per i lavoratori facenti parte del bacino A e B e in apprendistato assunti prima del 7 marzo 2015;
3. il ripristino dei facenti funzione dei livelli apicali nel corso del 2019/20;
4. il ripristino d’organico con l’istituzione di un Osservatorio per seguire e valutare il di-mensionamento produttivo e la piena utilizzazione del personale interno;
5. la previsione di selezioni mirate per tutte le figure professionali della produzione.
Vogliamo evidenziare che l’accordo ripristina tutele fondamentali a 1500 lavoratrici e la-voratori che in forza dell’entrata in vigore del Jobs Act le avevano perdute, ha avviato un percorso di stabilizzazione per i precari, agisce per mettere in sicurezza professionalità ed assetto produttivo dell’azienda.
Deve essere comunque chiaro che le OO.SS., come sempre, vigileranno perché si realizzi pienamente quanto previsto nel contratto di servizio relativamente all’internalizzazione delle attività produttive e alla piena occupazione del personale interno, alla riduzione della preca-rietà e quanto sarà contenuto nel Piano Industriale ed Editoriale.
PdR
L’accordo, da considerarsi provvisorio, ha individuato nuovi parametri per l’erogazione del premio di risultato.
Invece di utilizzare il MOL previsionale si identifica nel pareggio di bilancio l’indicatore che sblocca il pagamento del premio.
Si supera il concetto di “o tutto o niente” e la misura del PdR sarà proporzionalmente legata al valore di utile.
Il carattere provvisorio del PdR è funzionale al raggiungimento di una armonizzazione delle altre categorie di lavoratori (giornalisti e dirigenti).
Se questa condizione non si realizzerà, le parti hanno concordato che si tornerà al parametro MOL ma con una penalizzazione per la Rai di 250€ (in welfare) strutturali pagati ad aprile.
Fermo restando l’impegno delle parti, a settembre 2018, di procedere nella definizione del nuovo PdR.
Il VALORE del premio concordato così si articola (4º livello):
• 509 € di premio fisso che sarà erogato ad aprile invece che in ottobre.
• 250 € (uguale per tutti) in welfare da erogare sempre ad aprile (valore totalmente detassato)
• 1.450 € legati al pareggio di bilancio ed al valore di utile, erogato ad ottobre (dopo la chiu-sura del bilancio).
• Il 12% in più del valore del PdR per coloro che sceglieranno di trasformarlo tutto in wel-fare,
• l’8% in più per coloro che ne trasformeranno il 50% del PdR in welfare.
• 725 € per i contratti a tempo determinato.
La modifica ha portato il valore complessivo del premio a 1.700 € per il 2019 creando le condizioni per la detassazione e se non si definirà il nuovo premio a 1.829 € per il 2020.
Vogliamo evidenziare che questi ulteriori accordi sono in attuazione del rinnovo contrattuale, lo stesso rinnovo che vedrà nei prossimi giorni la conclusione dei lavori per definire i circa 3500 avanzamenti di carriera predisposti il 28 febbraio 2018 dalle scriventi OO.SS..
L’Accordo, vista la chiusura notturna, è in fase di sottoscrizione da parte del coordinamento nazionale delle Rsu, così come previsto dall’accordo del 15 luglio 2015 e dal CCL Rai.
Le segreterie nazionali Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Ugl Informazione Libersind-ConfSal
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