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Nell’incontro del 28 marzo con l’Amministratore Delegato, parlando delle prospettive prefigurate nel Piano Industriale, le scriventi hanno evidenziato come l’azienda debba cambiare radicalmente per superare l’attuale stallo gestionale ed organizzativo.
Al ritardo rispetto all’attuazione del Piano industriale (assetto e perimetro produttivo, organico, formazione, mezzi e tecnologie) si sommano le disfunzionalità di un sistema lento ed eccessivamente burocratico.


La disfunzionalità della gestione, i troppi riporti, si stanno scaricando in maniera pesante sulle lavoratrici ed i lavoratori che noi rappresentiamo, basti dire che rispetto al rinnovo del contratto sottoscritto il 28 febbraio 2018, oggi l’azienda è in ritardo:
* sulla comunicazione dei passaggi di livello e in alcuni casi sulla loro definizione,
* sul pagamento dello sviluppo professionale,
* sulla presentazione di una piattaforma welfare,
* sul pagamento dei riconoscimenti economici per Rec/Dec e Rup.


A questi ritardi, dovuti all’eccessiva burocratizzazione, si sommano alcune interpretazioni unilaterali su istituti contrattuali e accordi, ad esempio (cronaca delle ultime ore) la trasformazione dei fringe benefit (buoni che potevano consentire l’acquisto di beni e servizi) in buoni benzina.
Oltretutto, l’azienda sembrerebbe non volere erogare i buoni a tutti “i lavoratori in forza al 1° gennaio 2019 e che abbiano svolto la propria attività nel 2018”, così come scritto nell’accordo, ma escludere i tempi determinati e coloro che sono stati oggetto di MBO.
Ora, in una situazione normale, il problema di alcuni lavoratori nell’utilizzo di buoni benzina (erogati solo nel 2019, dal 2020 i 250 euro saranno erogati in prestazione welfare) si sarebbe potuto risolvere trovando soluzioni economicamente alternative.
Il problema è che, in Rai, questo “incidente” si cumula a tutte le altre disfunzionalità ed è reso insuperabile da mille vincoli alle volte autoinflitti.
Vogliamo anche dire che questa condizione di caos gestionale in Rai spesso diviene, in fasi di ricambio dei vertici aziendali, strumento di scontro tra diverse direzioni aziendali.
Queste Organizzazioni Sindacali vogliono rammentare che i lavoratori non saranno mai il campo di battaglia per i vari gruppi di potere.
Se la situazione non sarà normalizzata e non ci saranno segnali di buona gestione, le scriventi Organizzazioni Sindacali metteranno in campo tutte le iniziative necessarie a ottenere quanto spetta alle lavoratrici e lavoratori della Rai.
Le Organizzazioni Sindacali si fanno anche garanti per il futuro al Servizio Pubblico Radiotelevisivo e Multimediale.

Le segreterie nazionali Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Ugl Informazione Libersind-ConfSal

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