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Aprire subito un confronto serio sul futuro della RAI.

Bene ha fatto la Presidenza della Commissione di Vigilanza a convocare il ministro Gualtieri sulla vicenda RAI. Le difficoltà economiche, la recrudescenza della pandemia, le criticità presenti e passate impongono l'apertura di un confronto sul futuro della Rai. È in gioco la tenuta dell'Azienda e, soprattutto la possibilità che essa abbia, nel prossimo biennio, le risorse per poter aggiornare le tecnologie di fronte ai processi di digitalizzazione, anche alla luce di quanto deciso sulla costruzione Rete in fibra unica.

A Gualtieri, di fatto l'Editore dell'Azienda nella sua qualità di Ministro dell' Economia, ed a tutte le Istituzioni chiediamo chiarezza sulla sostenibilità economica della Rai. Dal gruppo dirigente invece pretendiamo che si faccia finalmente chiarezza sul piano industriale e non ci si limiti all’obiettivo minimo di resistere fino alla scadenza del mandato, come invece sembrerebbe emergere dalla latitanza degli ultimi mesi. Le sfide tecnologiche che aspettano il Servizio Pubblico nei prossimi mesi sono enormi, dall' accettarle e vincerle dipende la tenuta occupazionale dell'intera Azienda ed il ruolo che vorrà avere la Rai nel paese nei prossimi anni. In quest'ottica, un passaggio ineludibile riguarda l'allocazione delle eventuali risorse che dovessero arrivare per intervento del Governo. Una parte di esse dovrà essere necessariamente destinata al rinnovo del Contratto dei dipendenti, scaduto da due anni e non ancora rinnovato non certo per colpa delle Organizzazioni Sindacali e delle lavoratrici e dei lavoratori che loro rappresentano. Il mancato rinnovo del Contratto, e la questione salariale che da questo ne deriva, rappresentano infatti un ulteriore banco di prova per testare la serietà e affidabilità dell’attuale management RAI.

Roma 09.10.2019

Le Segreterie nazionali

SLC CGIL, FISTEL- CISL, UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER, LIBERSIND-CONFSAL

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