“'Comunicazione interna' limita tempi contratti determinati per evitare assunzioni obbligatorie”
Roma, 24 luglio – “I vertici della Rai hanno stilato una 'comunicazione interna', inviata a tutte le reti del servizio pubblico lo scorso 8 aprile, perché valutino una riduzione temporale dei singoli contratti a tempo determinato 'sino a 6 mesi meno un giorno'. Il motivo? Evitare 'immotivatamente' l'ampliamento della base occupazionale, come previsto dalla legge Fornero, e sulla quale le aziende, in questo caso la Rai, devono calcolare il numero di assunzioni obbligatorie da effettuare per legge. Un modo cioè per aggirare quanto previsto dalla legge per l'inserimento e l'integrazione lavorativa di persone disabili”. E' quanto si legge in una nota della Cgil.
“Un fatto dalla gravità inaudita”, osserva la responsabile dell'Ufficio politiche per la disabilità della Cgil Nazionale, Nina Daita, che aggiunge: “Lo è ancor di più perché questa 'circolare vergogna', che abbiamo potuto visionare, proviene da un'azienda di servizio pubblico che dovrebbe muoversi e agire secondo una logica etica. Non dovrebbe la Rai attuare modalità di comportamento letteralmente scandalose, per aggirare la legge e allo stesso tempo discriminare in maniera subdola e surrettizia soggetti deboli quali sono i disabili”. La circolare, conclude Daita, “come richiesto anche dalla Slc Cgil nei giorni scorsi, va ritirata immediatamente e va con forza impedito che si applichino provvedimenti che ledano i diritti dei lavoratori, in particolare di coloro che sono portatori di disagi e fragilità”.