Oggi Il Fatto Quotidiano on line pubblica un dettagliato articolo sui compensi dei vertici aziendali e dell'alta dirigenza in Mediaset.
Slc Cgil chiede una smentita ufficiale pubblica dell'azienda a tali pesanti dati, che immaginiamo verificati dalla testata. In caso contrario riterrà grave e svuotato di senso quanto richiesto nelle scorse settimane alle organizzazioni sindacali: abbattimento del costo del lavoro per 20/30 milioni di euro, riduzione drastica degli emonumenti presenti nel contratto integrativo dei lavoratori di R.T.I., Videotime, E.I. Tower, Medusa per ridurre gli effetti della profonda crisi (-287 milioni), soprattutto della vendita pubblicitaria, del gruppo.
Se fosse vero che a qualche dirigente, in forza dell'andamento pubblicitario, sia stato pagato un premio salterebbero tutti i presupposti di una equa distribuzione dello sforzo per tirare fuori l'azienda dalla crisi.
Negli scorsi mesi, sempre per ridurre l'effetto della crisi, Mediaset ha operato esternalizzazioni e cessioni di rami d'azienda, portate avanti con difficili trattative sindacali e momenti di scontro e, in alcuni casi almeno per il sindacato, ancora non concluse per i trattamenti peggiorativi riservati ai lavoratori "ceduti".
Sussistono operazioni di cambio unilaterale di Ccnl di riferimento, applicato nel caso della vendita di Boing, senza la firma del sindacato, per la volontà aziendale di passare i lavoratori dal contratto delle emittenti private (RFT) a quello del commercio.
A preoccupare sindacati e lavoratori è l'assenza di un Piano Industriale che identifichi un percorso chiaro, consentendo alle parti di confrontarsi in maniera strutturale sul ridimensionamento dei costi e sprechi ma anche su sviluppo, investimenti e valorizzazione delle professionalità interne.
In questo quadro sarebbe veramente un duro colpo alla credibilita' dell'azienda se le notizie riportate da Il Fatto Quotidiano fossero vere.