Il giorno 24 ottobre le Segreterie Nazionali SLC – CGIL, FISTel – CISL, UILCOM – UIL, UGL – Telecomunicazioni, SNATER, firmatarie l'accordo del 4 luglio u.s., si sono incontrate come previsto con la Direzione Risorse Umane per ricevere informativa sull’andamento delle incentivazioni all’esodo alle quali sono rigorosamente legate le azioni di assunzione ex novo di 150 apprendisti, di anticipazione di 2 anni delle assunzioni dei lavoratori a T.D. e di definizione di un percorso di stabilizzazione dei lavoratori Atipici.
Partendo dal numero di 330 colleghi già usciti prima dell’accordo di cui sopra, l’Azienda ha comunicato di aver formalizzato ulteriori 60 unità aventi i requisiti richiesti, ai quali si andrebbero ad aggiungere altre 20 domande presentate da personale intenzionato ad usufruire della cd. Legge Fornero (accompagnamento alla pensione).
A questi numeri andrebbero poi aggiunte le situazioni – nel numero di circa 30 unità – di quanti hanno fatto richiesta di pensionamento che rimangono tuttora in attesa di documentazione (ecocert).
Nel commentare come i numeri siano effettivamente molto vicini al raggiungimento della soglia inizialmente richiesta 430 complessivi (i 100 esodi volontari che eviterebbero la procedura forzosa), l’Azienda ha sottolineato che, qualora il “delta” tra le due cifre fosse inferiore di qualche unità, si vedrebbe costretta a ricorrere alla legge 223/91 come più volte dichiarato.
Le scriventi si trovano costrette, per l'andamento non soddisfacente della discussione, a stigmatizzare il comportamento di alcune OO.SS.; senza entrare nel merito del perché, sono stati diffusi prontamente comunicati di sigla prima che la discussione fosse arrivata a conclusione, l'abbandono del tavolo ha impedito di giungere a dei risultati minimi ed ha precluso la discussione sulle selezioni degli apprendisti, consentendo ancora una volta alla Rai di sfuggire alle proprie responsabilità.
Questa condizione, l'indecoroso balletto che sempre più spesso si vede nei confronti sindacali, rafforza la nostra idea di dover, in tempi rapidi, definire un modello relazionale, che metta la centro la rappresentanza reale ed i lavoratori. Il rischio altrimenti è quello di trovarsi nuovamente a rinnovo di contratto con una situazione caotica ingestibile.
La trattativa non è stato possibile, e lo diciamo con rammarico, per via del comportamento sia di UGL, che ha deciso di abbandonare il tavolo per delle questioni formali totalmente estranee all’ordine del giorno, sia di SNATER che, ha seguito di una pausa per provare a ricostruire la delegazione sindacale, nel pomeriggio ha scelto di non tornare al tavolo, nonostante si potesse proseguire per volontà delle parti.
Fatte salve, lo ripetiamo, le motivazioni che hanno generato tali atteggiamenti e che non intendiamo quindi contestare o commentare, rimane il fatto che, come spesso accade, gli unici a pagarne le conseguenze restano i lavoratori che aspettavano risposte da tutti noi.
Le scriventi, per senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori hanno ritenuto necessario proseguire per ricevere almeno un’informativa attesa con trepidazione, ma per evitare vecchie logiche e per correttezza relazionale, anche se con sofferenza, hanno scelto di non proseguire la contrattazione.
Tale condizione di tavolo, oltre a non aver consentito di definire le regole relative alle selezioni per l’apprendistato, ha creato ulteriore ritardo per gli ingressi di nuovi lavoratori necessari per dare risposte in tempi brevi a tutte le realtà in sofferenza di organico (Sedi Regionali, Centri di Produzione e Rai Way), ha impedito alle scriventi, visto il dato numerico raggiunto (60 volontari + 20 fornero = 80 uscite) di chiedere un Verbale d'Incontro con definito da subito lo sblocco della seconda tranche dell'accordo:
ulteriori 75 apprendisti,
secondo anno di anticipo dei TD (con il rischio grave di andare oltre il mese di ottobre, momento individuato per una serie di assunzioni di TD), 50 assunzioni di atipici entro il 2015.
Anche per questo, in serata, alla chiusura del confronto Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno dato, a stretto giro, disponibilità alla Rai per un ulteriore incontro, evidenziando all'azienda che non saranno tollerate ulteriori dilazioni o mancate applicazioni dell'accordo.
Rimane la preoccupazione che temi politici, il dibattito sulla Rai (compensi e contratti degli autori etc), o le attese rispetto ai provvedimenti gestionali, stiano influenzando negativamente il tavolo sindacale. L'invito a tutti è quello di pensare al bene dei lavoratori della Rai.
Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil