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Spett. le Unione Industriali di Roma
E p.c. Spett. le Direzione del Personale Rai
Fistel -Cisl
Uilcom -Uil
Ugl -Telecomunicazioni
Snater

La scrivente O.S. lamenta da parte di una vostra associata, Rai Spa, il mancato rispetto dell'Accordo sottoscritto, presso i vostri locali di Via Noale, il giorno 4 luglio 2013, ad oggetto uscite di lavoratori per pensionamento (massimo 120) e assunzione di 150 apprendisti, anticipo di assunzione a tempo indeterminato di alcune centinaia di lavoratori a TD, presenti nei c.d. bacini di reperimento (Accordo 29 luglio 2011 e 7 febbraio 2013), stabilizzazione e trasformazione di lavoratori "atipici" (partite IVA e collaborazioni).
I tempi di attuazione sono stati estesi, a parziale giustificazione, per agevolare il raggiungimento delle quantità del personale in uscita definito nell'Accordo e per ricevere l'ecocert da parte dell'ente (INPS), ma nel contempo la Rai, non ha provveduto, in totale carenza di quanto sottoscritto, ad avviare le selezioni per almeno i primi 75 apprendisti ed ha solo parzialmente adoperato i c.d. provvedimenti tampone (assunzione immediata dei td presenti nelle realtà con maggiore carenza di organico in riferimento alle uscite), ha reso difficoltoso ogni processo legato alla discussione sul lavoro "atipico".
Inoltre, la Rai, non ha mai consegnato l'elenco ddi lavoratori che hanno fatto domanda di "uscita", ne di coloro che hanno già sottoscritto la conciliazione, nonostante questa documentazione sia stata formalmente richiesta dalle OO.SS., tanto che, ad oggi, non si ha il dato documentato dei numeri se non da comunicazioni verbali dei responsabili delle relazioni sindacali.
Da quanto ci viene detto si dovrebbe essere superata, ormai da settimane, la soglia critica degli 80 esodi volontari, condizione che avrebbe dovuto, per quanto definito in Accordo, far procedere agli ulteriori assunzioni: anticipi di 1 anno per i TD in bacino, selezioni per 75 apprendisti, oltre alle 25 unità di personale "atipico" da trasformare entro giugno 2015 a tempo indeterminato.
Sulla definizione dei numeri, abbiamo sempre notizia verbale, del "quasi" raggiungimento dei 100 esodi volontari, soglia che eviterebbe, per quanto sottoscritto, di procedere con la mobilità.

Tale condizione , se fosse confutata dal dato nominale che non ci viene consegnato, consentirebbe alle parti di chiudere definitivamente e positivamente l'Accordo.
A questo va aggiunto che, si è sottoscritto, successivamente al 4 di luglio, un Accordo relativo alla riorganizzazione di Rai Pubblicità. Le parti, con quanto definito, hanno armonizzato i trattamenti per i lavoratori di questa società, interamente controllata Rai, che in forza di tale condizione decideranno volontariamente di passare, attraverso cessione individuale di contratto, nella capogruppo. In relazione a questo accordo la Rai sta effettuando alcune decine di assunzioni di cui, anche in questo caso, non abbiamo esatto riscontro.
Lamentiamo che in forza, soprattutto del tardivo e unilaterale reintegro del personale, le aree maggiormente interessate dall'esodo volontario: sedi regionali, centri di produzione, Rai Way, vivono una difficoltà produttiva fortissima, con un utilizzo esasperato degli straordinari, di giornate di riposo lavorate e con un tema, relativo alla sicurezza sul lavoro, che inizia a preoccuparci fortemente.
Ricordiamo alle parti che oltre ad esserci una chiara normativa sulla sicurezza e sul riposo fisiologico, vi sono anche dei termini di legge per l'utilizzo dello straordinario, ovviamente a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.
In tal senso chiediamo all'Unione Industriali di Roma di fornirci, intervenendo sulla propria associata, il dato aggregato e per settore dell'utilizzo di tali istituti contrattuali, con una evidenza relativa al periodo antecedente e successivo alle uscite di giugno 2013 ed il semestre successivo.
A dicembre, sempre in ottemperanza dell'Accordo, si dovrebbe attuare la seconda tranches di assunzioni dei lavoratori TD in bacino, questo come definito nell'Accordo per il superamento delle 80 uscite volontarie, diffidiamo l'azienda dal non applicare nei termini e nei tempi previsti tale impegno sottoscritto.
Infine, lamentiamo la mancata applicazione della parte relativa agli avanzamenti di carriera legati alle funzioni già svolte dai lavoratori (facenti funzioni), e più in generale a quanto previsto in ottica di inquadramenti e mansioni nel CCL dei dipendenti Rai. Sottolineando che tali presupposti, quelli definiti in contratto rispetto al giusto inquadramento, non possono essere sottoposti a vincoli di età che sarebbero da considerarsi ingiustamente discriminanti.
Chiediamo all'Unione Industriali di Roma di intervenire, presso la sua associata, per evitare impugnative o iniziative sindacali a tutela di quanto sottoscritto dalle parti il 4 di luglio 2013.

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