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Con l'Accordo sottoscritto ieri da Slc Cgil, Fistel CISL, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni e Snater con la Direzione del Personale di Rai e Uninidistria Roma, si è conclusa positivamente la lunga vicenda delle procedura di mobilità definita nell'Accordo del 4 di luglio.
Evidentemente, le OO.SS., al di là dei ritardi e delle difficoltà gestionali nell'attuazione dell'Accordo da parte dell'azienda e dell'INPS, sono riuscite a costruire un percorso che ha portato oggi, (tenendo a mente le 330 uscite con esodo volontario precedenti alla definizione dell'Accordo di luglio) a fronte di 99 uscite per "esodo" volontario e accompagnamento alla pensione (art. 4 legge 92/2012) a:
- 150 assunzioni di apprendisti con selezione pubblica;
- l'anticipo di due anni della data di assunzione a tempo indeterminato per i TD presenti nei bacini A e B;
- la costituzione di un bacino di garanzia per lavoratori "atipici" (diritti e utilizzazione) e un'altro che porterà i lavoratori ad essere trasformati a tempo determinato, con la previsione per 50 di essi (entro giugno 2015), attraverso criteri oggettivi, alla stabilizzazione a tempo indeterminato.
Nell'Accordo si è anche stabilito che il giorno 15 gennaio 2014, le parti si incontreranno per stabilire quali figure professionali dovranno essere selezionate (apprendistato) e come dovranno essere dislocate (per macro aree); saranno poi le diverse realtà aziendali: sedi regionali, centri di produzione, consociate, attraverso una discussione localizzata, da svolgersi nei tempi necessari a chiudere le selezioni, a discuterne numerosità specifiche e collocazioni.
Inoltre, il giorno 19, si effettuerà un incontro per definire modalità di costituzione dei bacini di garanzia per gli "atipici" e regole di stabilizzazione.
Crediamo che l'intesa sottoscritta a luglio e l'esito dell'Accordo siglato ieri, 16 dicembre, siano un passo in avanti importante nella regolazione del mercato del lavoro in Rai.
A fronte di un atto di generosità della generazione dei lavoratori Rai che avevano raggiunto i requisiti per la pensione, i sindacati sono riusciti a determinare un anticipo sostanziale del percorso di stabilizzazione dei TD, che non solo migliora le condizioni soggettive di centinaia di lavoratrici e lavoratori ma individua il termine della deroga al d.lgs 368/2001 e successive modifiche, concordata dalle parti nel 2008 per assorbire l'enorme mole di lavoratori che la Rai aveva assunto a tempo determinato e per dare certezze a quelle migliaia di lavoratori. Infatti, con quest'ultima intesa, si chiude questo capitolo spinoso, indicando una data (2015) di termine di tali modalità assunzionali e, conseguentemente, indicando nel 31 marzo 2019 il termine ultimo per l'assunzione di tutti coloro che sono presenti nei bacini. Da quella data in poi non vi saranno più deroghe alla norma, la Rai avrà come contratto assunzionale di riferimento l'apprendistato o il tempo indeterminato sempre attraverso selezioni.

Inoltre, sempre sui TD, nell'Accordo la Rai si impegna a prorogare i contratti dei TD, nel caso in cui questi fossero stati ridotti nella durata in forza della circolare sul "collocamento obbligatorio", come già definito, sempre che tali contratti non siano in linea con le produzioni o che i lavoratori non abbiano già avuto un contratto in proroga. Verificheremo come tali impegni saranno messi in atto, la nostra organizzazione ha già effettuato numerose segnalazioni di disfunzioni alla direzione del personale.
Con l'Accordo del 4 luglio, oltretutto, si sta iniziando un'operazione, simile a quella vista nel 2008 per i TD, per i lavoratori "atipici". Tipologie contrattuali che la Rai, anche per carenze normative, ha utilizzato a dismisura e spesso impropriamente.
È nostro intendimento regolare il meccanismo in maniera trasparente e dare prospettiva alle centinaia di lavoratori che prestano la propria opera all'azienda anche da molti anni.
Ci sentiamo di esprimere soddisfazione per il modo con cui il sindacato tutto, nel difficile confronto di ieri, ha avuto la capacità di reagire unitariamente e con convinzione al tentativo della Rai di allungare ulteriormente i tempi della discussione e ridurre le assunzioni ritenendosi non pienamente soddisfatta dal risultato raggiunto.
Diciamo questo sapendo che il sindacato ha davanti a se sfide importanti: il rinnovo contrattuale e la stesura delle nuove regole relazionali a fronte dell'Accordo interconfederale sulla rappresentanza, sottoscritto il 28 giugno 2011.
L'Accordo del 16 dicembre 2013 evidenzia che l'azione unitaria sul merito delle questione può determinare risultati più avanzati dando, oltretutto, ai lavoratori un segnale di unità importante anche in vista dei difficili appuntamenti dei prossimi mesi.
Le diverse sensibilità, espresse anche durante la difficile trattativa degli "esodi", hanno evidenziato la complessità presente in Rai, questo però, alla fine, non ha impedito di trovare sintesi in una discussione che aveva obiettivi chiari.
Infine, anche alla luce del buon risultato della trattativa nazionale, facciamo un invito ai lavoratori, soprattutto a quelli che oggi in forza dell'accordo vedono aumentate le proprie certezze lavorative, di impegnarsi, arricchire il sindacato della loro esperienza e sensibilità, perché solo così è possibile evitare distanze, incomprensioni e scarsa partecipazione che impediscono di migliorare le condizioni generali del lavoro in Rai.

Scarica il verbale d'accordo: verbale esodi

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