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Il Coordinamento Nazionale dei sindacati Slc Cgil, Fistel CISL, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConfSal si è riunito oggi per discutere degli impatti devastanti che il decreto legge 66 del 24 aprile del 2014 avrà sul servizio pubblico.

“Pluralismo dell’informazione, produzione culturale e tenuta occupazionale sono messi in serio pericolo per effetto del taglio dei 150 milioni di euro previsti per il 2014, ai quali non è ancora chiaro quali si dovranno aggiungere per gli anni a venire. Schizofrenico oltre che insostenibile risulta infatti un disegno che, da una parte, con i contenuti del contratto di servizio Stato-Rai indica vincoli precisi a garanzia della diffusione di informazione e contenuti che rispondano ai requisiti richiesti a chi è concessionaria del servizio pubblico, mentre dall’altra, attraverso l'azione del Governo, sottrae risorse essenziali per il mantenimento degli impegni sottoscritti, arrivando persino a “suggerire” di ridurre la capacità produttiva attraverso la cessione di asset strategici come Raiway.”

“I delegati sindacali di tutta Italia hanno dunque giudicato inaccettabile che il Governo entri nelle scelte industriali ed editoriali dell'azienda di servizio pubblico, intervenendo pesantemente con un taglio che mette in discussione la sua stessa sopravvivenza – prosegue la nota unitaria. Curiosa risulta la scelta di farlo alla vigilia del 2016, anno in cui dovrebbe essere rinnovata la concessione del servizio pubblico ad una Rai che, se privata di parte di Raiway (che garantisce la trasmissione del segnale), delle sedi regionali (garanzia di pluralismo nell’informazione) e ridimensionata in tutte le sue aree, arriverebbe monca all’appuntamento, perché priva di tutti quegli elementi che la distinguono da qualsiasi altro soggetto privato.”

“Per tutti questi motivi il coordinamento nazionale, unitamente alle Segreterie Nazionali, ha deciso di mobilitarsi e di aprire le procedure per giungere ad uno sciopero generale di tutti i lavoratori della Rai contro il dl 66/2014. Una mobilitazione a difesa di un bene pubblico, intorno alla quale si intende richiamare l’attenzione delle istituzioni tutte, oltre che delle associazioni, della società civile e del mondo della cultura e dell’informazione.”

“Nelle prossime ore – conclude la nota - verrà inviata una richiesta d'incontro urgente alla Commissione di Vigilanza Rai e ai Gruppi Parlamentari.

Intanto, lunedì 12, si terranno assemblee unitarie delle lavoratrici e dei lavoratori Rai di tutta Italia per preparare le iniziative dei prossimi giorni.”

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