Roma 24 luglio 2014.
Contro il taglio dei 150 milioni che mette in pericolo il servizio pubblico e l’occupazione dei lavoratori della RAI, la SLC-CGIL e la UILCOM-UIL hanno già da tempo avviato iniziative giudiziarie concrete ed incisive.
L’immobilismo del CdA della RAI è stata dunque bypassata da un’azione diretta, avviata d’intesa con la Federconsumatori e l’Adusbef.
Si tratta di una diffida fatta al Ministero dello sviluppo economico in data 3 giugno 2014 con la quale si intima allo stesso di rispettare gli impegni sottoscritti, al fine di consentire alla RAI la integrale copertura dei costi, come desumibili dall'ultimo bilancio approvato, sostenuti per adempiere gli specifici obblighi di servizio pubblico generale radiotelevisivo affidati a tale società.
Decorsi i termini di legge, in caso di inerzia o mancato adeguamento da parte del Ministero dello sviluppo economico, l’azione proseguirà dinanzi al giudice ammnistrativo.
Un seconda iniziativa legale è già in itinere ed è diretta contro lo stesso CdA RAI rispetto alla quale la pluralità degli utenti del servizio pubblico vanta pretese al rispetto di parametri qualitativi e ha ad oggetto la richiesta di una condanna alla adozione di comportamenti e atti, volti a garantire la presenza qualificata e forte della concessionaria del servizio pubblico sul mercato delle comunicazioni, tra i quali spicca la dissennata cessione delle quote di RAIWay e l’inattività della RAI, come soggetto creditore nei confronti del Ministero dello sviluppo economico.
Da ultimo, rispetto alla situazione specifica relativa alla cessione delle quote di RAIWay e al rischio, assai concreto, di una operazione di dismissione di un asset strategico che, nel medio-lungo periodo, potrebbe imporre a RAI di sostenere irragionevoli costi di “affitto” delle strutture della Rete (che attualmente detiene e controlla e sulla quale poggia la diffusione del proprio segnale), solleciteremo la competente procura regionale presso le sezioni giurisdizionali della Corte di conti.
Stessa attenzione e severità manterremo nei confronti della CONSOB, qualora la stessa volesse agevolare la RAI nella operazione di cessione di RAIWay che, per essere lecitamente eseguita, necessita di atti che non sono di competenza solo dei vertici aziendali.
Le Segreterie Nazional
SLC-CGIL UILCOM-UIL