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Il 18 novembre u. s. si è riunito a Bruxelles il comitato ristretto incaricato di sviluppare il progetto dedicato alla promozione del dialogo sociale nell’ambito delle televisioni commerciali, europee.

La necessità di affrontare questo tema era stata condivisa, durante l’incontro del 28 Aprile 2014 a Berlino, da tutti i componenti del Comitato Esecutivo Euro MEI a seguito dei profondi cambiamenti che stanno investendo il settore.

Lo sviluppo di nuove modalità di distribuzione, sostenute dell’implementazione della banda larga, stanno richiedendo una profonda innovazione di processo e di prodotto che le aziende affrontano con nuovi piani industriali ed editoriali correlati al rilevante incremento di canali, per lo più tematici.

In tale contesto, inoltre, appare evidente che l’acquisizione di nuovi mercati e le dimensioni stesse delle aziende potrebbero risultare determinanti, nei prossimi anni, per la loro stessa sopravvivenza. Una condizione che sta spingendo realtà nazionali a costituirsi in gruppi multinazionali.

La decisione scaturita dal Comitato esecutivo è stata quella di prendere in considerazione alcune tra le Audiovisual Media Companies, maggiormente interessate ai cambiamenti in atto nello scenario europeo: Sky (ex BSkyB); Canal Plus (capogruppo Vivendi); Eurosport (capigruppo Discovery/TF1); RTL (capogruppo Bertelsmann);   Mediaset e Prisa TV.

Il progetto, che si svilupperà nel corso dei prossimi due anni, prevede diverse fasi di avanzamento:

  • la prima, sarà orientata a conoscere e confrontare le Aziende in esame analizzando soprattutto la situazione relazionale presente in ciascun Paese ed a fornire gli strumenti utili per migliorare tali rapporti o, qualora necessario, a costruirli;
  • la seconda, dedicata al dialogo sociale internazionale, presenterà, invece, un quadro ampio ed esaustivo sul CAE, analizzandone la funzionalità e fornendo tutte le delucidazioni tecniche per giungere alla costituzione degli organismi;
  • la terza si pone infine l’obiettivo di portare a sintesi quanto elaborato precedentemente, e di renderlo fruibile, attraverso le OOSS, a tutti i lavoratori interessati. In quest’ultima fase è previsto il coinvolgimento delle Aziende, con l’intento avviare un percorso relazionale pienamente condiviso.

 SLC, che è parte del gruppo promotore, lavorerà per conferire al progetto stesso obiettivi concreti e di rilevanza strategica per il nostro Sindacato. Ciò anche al fine di prevenire i pesanti impatti che potrebbero subire i lavoratori, una volta inseriti in contesti multinazionali dove la stessa Azienda opera in condizioni profondamente diverse tra i vari Paesi.

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