Il 7-2-2014, a Bruxelles, SLC CGIL ha partecipato ai lavori conclusivi del Comitato per il Dialogo Sociale con all’ordine del giorno la presentazione dello studio, a livello europeo, sullo sviluppo della qualità postale nell'era digitale.
Il materiale presentato ha fornito una visione complessiva e comparativa di indubbio interesse rispetto alle tendenze e alle trasformazioni in atto nel settore in tutta Europa. Un processo di cambiamento articolato che vede contestualmente sommarsi due fasi importanti: una di modernizzazione e una di diversificazione.
La modernizzazione consta in un processo di ottimizzazione operativa che passa per:
- automatizzazione dello smistamento
- Razionalizzazione della distribuzione in termini di orario dei portalettere e dei turni dei lavoratori
- Maggiori esternalizzazioni in alcuni settori
Socialmente questo processo di modernizzazione ha comportato
- diminuzione dei volumi occupazionali
- Orari lavorativi più flessibili con un maggior ricorso al part- time
- Ricorso più alto a contratti a tempo determinato
La diversificazione ha invece interessato particolarmente la logistica e i servizi, con un significativo potenziamento dell'ambito finanziario.
Nel corso delle precedenti sessioni si sono messi a confronto Austria-Francia-Spagna rispetto alla trasformazione della rete di uffici postali.
In Austria si è realizzato un forte processo di razionalizzazione della rete, con esternalizzazioni di uffici postali affidati a concessionari. Quindi coesistono uffici di vendita aziendali ed uffici esternalizzati. Si è inoltre provveduto ad aperture di uffici in luoghi particolarmente frequentati, come i centri commerciali e alla rimodulazione degli orari al pubblico, con un sostanziale aumento degli orari di apertura.
In Spagna si è egualmente proceduto ad un adattamento progressivo delle attività aziendali alle esigenze del cliente. Si sono sviluppati servizi finanziari, Poste mobile, gamma dei prodotti retail.
In Francia si è privilegiata una maggiore ottimizzazione dei processi, una forte riorganizzazione degli spazi interni agli uffici, l'offerta di servizi complementari e l'aggiustamento degli orari di apertura al pubblico finalizzata anche alla riduzione dei tempi di attesa,. Anche in Francia una parte degli uffici postali è affidata a partner privati.
Durante la tavola rotonda sul tema del cambiamento sono stati affrontati ragionamenti in merito ai regimi di orario dei dipendenti ( part time- full time- mini job) ed al delicato rapporto tra operatore e cliente.
Interessanti gli esempi riportati, come il caso di Ryan air, che ha ritenuto essenziale un minore stress da offerta commerciale in capo al cliente, o quello della catena di supermarket britannici TESCO che dinanzi ad una riduzione dei ricavi, ha aumentato i livelli occupazionali per poter garantire una maggior cura del cliente.
SERVIZI POSTALI
Si è partiti dall'assunto indiscutibile che i volumi postali diminuiscono e continueranno a diminuire.
Proporzionalmente al calo dei volumi sono ovunque calati gli occupati, ricorrendo alla semplice pratica della mancata sostituzione del turn over.
In Germania è stata realizzata una forte riorganizzazione dei centri di smistamento postali. Ad oggi il 92% della posta è smistata automaticamente e finalizzata al portalettere.
Vengono usate linee diverse per la lavorazione pacchi e per la lavorazione posta. Nelle aree urbane sono diverse anche le linee di consegna che invece è unica nelle zone rurali.
La medesima cosa avviene che in Austria, dove, per evitare gli inesitati è allo studio un progetto che prevede le installazioni di cassette postali a domicilio dove inserire lettere e pacchi inesitati.
Si è poi analizzato il modello di lavorazione e consegna Italiano.
Sostanzialmente la tavola rotonda sui servizi postali conveniva sulla necessità di:
- concentrare il nuovo business postale sull'e- commerce
- aumentare l'automazione dello smistamento
- Studiare modalità di consegna dei pacchi più flessibili, che rispondano alle esigenze del cliente. Il giro normale del portalettere è utilizzabile solo per la consegna di pacchi non vincolati nella tempistica della consegna. Peraltro, anche i pacchi ingombranti, necessitano di un vettore diverso dal normale portalettere.
- Si è parlato di una estensione dei tempi di consegna anche al fine settimana.
- Si è affrontato il tema del servizio universale e della necessaria saturazione della rete.
Inoltre le modifiche demografiche, di business e di prodotto impongono, agli operatori postali, l’avvio di un ragionamento sia sul breve che sul lungo periodo, non orientato solo ai prodotti già esistenti,
Di particolare interesse è risultata anche l’illustrazione dello studio effettuato dall'IPC (International post corporation).
Secondo questo studio i ricavi postali mondiali si attestano, ancora oggi, a 422 mld di euro, con un aumento del 3,9% rispetto all'anno precedente.
Questa crescita è dovuta a diversificazione dei prodotti ed ottimizzazione dei processi.
Gli introiti aumentano in particolare nei BRICS ed in ASIA, specie rispetto ai pacchi, mentre calano in Europa ed in USA.
In futuro si prevede un ulteriore calo dei ricavi dei servizi postali ed un aumento di quelli derivanti dai pacchi e dal settore finanziario.
Il calo dei volumi attiene alle lettere ed ai prodotti più cari.
Emerge dunque uno scenario sostanziale che indica come oggi la maggior parte degli operatori postali non siano più semplicemente mail companies.
Gli investimenti sull'e-commerce sono essenziali, sia per le consegne B2B ( business to business) che B2C( business to customer).
Molti operatori hanno creato delle proprie piattaforme per la commercializzazione e la consegna del prodotto aumentando i punti di accesso fisici in "partner locations "( supermarket, drop off, pick up point, service station, ecc.) coniugando le consegne ad un progetto di sostenibilità ecologica (mezzi elettrici, biciclette assistite, ecc).
Le priorità dei consumatori e delle PMI sono
- prezzo
- Tracciabilitá del prodotto
- Puntualità della consegna
- Possibilità di scelta del punto di consegna
Si è evidenziata la necessità di regole comuni per la creazione di una piattaforma logistica internazionale, mentre entro la fine del 2014 dovrebbe essere costituita una rete transfrontaliera con standardizzazione di processo e di prodotto per l'invio di pacchi.
Le parti sindacali hanno evidenziato la forte necessità di qualificazione e formazione professionale per il personale e l'esigenza di prevedere percorsi di carriera per i portalettere, per i quali non è possibile, per più di un tot di anni, svolgere attività all'esterno.
Particolare attenzione è stata sottolineata anche sulla necessità di non modificare l'identità degli operatori postali, pur condividendo la positività delle diversificazioni di prodotto.
In merito alla liberalizzazione il Sindacato ha invece sostenuto come gli esiti di questo processo non appaiano particolarmente positivi sia in termini di efficienza del servizio, specialmente nelle zone rurali, sia per le condizioni generali dei lavoratori.
L’attuale normativa non risulta adeguata alla liberalizzazione e servirebbero regole standard, comuni, per tutti.
La finalità di un processo di liberalizzazione, ha concluso il Sindacato, dovrebbe prevedere l’aumento dei livelli di qualità e non creare, forzatamente, concorrenza a discapito delle prestazioni e delle retribuzioni dei lavoratori. Una condizione, quest’ultima che rischia, sempre più frequentemente, di compromettere l’efficienza stessa del servizio offerto.
Scarica le slides: International Post Corporation Brussels 7 -2-14-