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Produzione culturale

ENPALS E NUOVA GESTIONE INPS
Dal 1 gennaio 2015 gli adempimenti contributivi per lo spettacolo sono in capo all’INPS. Tutto questo sta comportando parecchie difficoltà. Siamo impegnati a segnalare tutti i disservizi all’INCA Nazionale che si occupa poi di riferirli all’Istituto.
La prima difficoltà già segnalata riguarda il ritardo nella trattazione delle richieste di pensione (gravi arretrati) e l’attuale disservizio legato al fatto che l’INPS non è in grado di elaborare le denunce UNIEMENS che contengono tutti i dati dei lavoratori dello spettacolo.
Questo comporta gravi conseguenze per il lavoratore. Diventa impossibile per i lavoratori accedere alla Naspi, alla maternità ed anche, persino, andare in pensione per la conseguente irregolarità delle denunce, dovuta all’inadeguatezza del sistema informatico INPS.

AGIBILITA’ SPETTACOLO
La nuova circolare INPS (messaggio 3575 del 27 maggio 2015) cambia le modalità di richiesta di agibilità. Per la categoria dei lavoratori autonomi esercenti attività musicali è prevista una modalità ulteriormente semplificata.
La procedura implementa un’ulteriore funzionalità che consente al lavoratore, espressamente delegato dal proprio committente o datore di lavoro, di richiedere per se stesso il certificato. Rimane in capo al datore di lavoro sia l’obbligo di effettuare la richiesta sia la responsabilità dell’adempimento. Il lavoratore delegato e quindi abilitato alla richiesta di agibilità non potrà eliminare o modificare richieste già inserite. Per l’accesso al servizio il lavoratore dovrà inserire la matricola del datore di lavoro.
Il problema sopra segnalato, ossia il disservizio INPS legato alle denunce UNIEMENS, rende impossibile ad oggi l’applicazione della procedura, che registra le irregolarità nei versamenti e non genera il certificato di agibilità. Questo rischia di far crescere il lavoro irregolare.
A fronte di queste difficoltà abbiamo anche organizzato un presidio davanti all’Inps per evidenziare le problematiche dei lavoratori dello spettacolo lo scorso 27 maggio 2015.

VOUCHER SPETTACOLO
La legge 92/2012 (legge Fornero) aveva ampliato la possibilità di utilizzo dei voucher anche allo spettacolo.
Il valore di un voucher è di 10 euro, di cui 7.50 sono dovuti al lavoratore, mentre la parte restante è destinata all’Inail, per la copertura assicurativa e all’Inps, per la parte contributiva, che però viene destinata alla gestione separata (non quindi all’Enpals).
Per il 2015 i compensi da voucher non possono superare euro 6.746 lordi (netti euro 5.060. I contributi relativi a questi importi, all’Enpals comportano il riconoscimento di più di un intero anno di contribuzione, ma questo non vale se i contributi vengono gestiti dalla gestione separata INPS.
Il Governo non ha ancora disciplinato la parte del Job Act relativa a questa tipologia di lavoro. Si accorgerà della problematica?
A queste problematiche si somma quella più volte denunciata rispetto alla fatturazione elettronica ed alla certificazione unica che non permette di evidenziare la trattenuta ENPALS a carico del lavoratore.
Siamo sostanzialmente a fronte di una gravissima superficialità da parte dei legislatori che dimostrano in tutte le occasioni di non conoscere le particolarità dello spettacolo.

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