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Produzione culturale

“I Sindacati di categoria, esprimono forte preoccupazione per quanto previsto dal punto 1 dell’emendamento governativo n. 14035, una specifica previsione di riduzione/abbattimento di talune tipologie di tariffe autorali, e che introduce l’art.14/bis nel provvedimento legislativo di attuazione della Direttiva 2014/26/UE sulla gestione collettiva dei diritti d’autore” così annuncia una nota unitaria di Slc Cgil, Fistel Cisl Siae, Uil Pa Siae, Confsal Cada Siae, Cisal Siae, Ugl Comunicazioni Siae.

“Per quanto l’intento sia, immaginiamo, di favorire l’attività dei piccoli imprenditori e dei giovani musicisti, il risultato sarebbe purtroppo di segno opposto. In primo luogo – prosegue la nota - perché l’abbattimento, per Legge, del versamento della giusta remunerazione degli autori, significa ridurre arbitrariamente il reddito dei creativi. In secondo luogo perché una gran parte delle esecuzioni musicali pubbliche rientrerebbe nella previsione di riduzione/abbattimento delle tariffe e ciò avrebbe un fortissimo impatto in termini di calo dei proventi per diritto d’autore, quantificabile in quasi 50 milioni di euro (con conseguente erosione del gettito erariale).”

“Il danno avrebbe, inoltre, effetti sulla stessa SIAE, che, con minori introiti, si troverebbe costretta a ridimensionare la propria struttura, con la conseguenza certa di indebolire proprio quella capacità di raccolta del diritto d’autore che viene invece auspicata ancor più capillare ed analitica al punto f) dello stesso emendamento e di limitare la sua capacità di competere sul mercato della creatività a livello europeo, esattamente il contrario di quanto auspicato dal Ministro.”

“Infine, sono presenti nel testo evidenti illogicità, quali la previsione che SIAE debba compensare il pagamento del diritto di autore, e persino del diritto connesso (che raccoglie solo parzialmente, e che comunque non distribuisce direttamente), nel caso un decreto ministeriale ne predisponga l’esenzione. Con strumenti e risorse che però non vengono definiti, né attribuiti – conclude la nota.

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