Siamo di fronte all’ennesimo disguido dell’INPS.
L’Istituto sta inviando impropriamente contestazioni di mancato pagamento dei contributi ai lavoratori dello spettacolo che hanno avuto redditi da lavoro autonomo per l’anno 2010, chiedendo un versamento non dovuto alla cassa di gestione separata dell’INPS entro 30 giorni.
L’INPS clamorosamente dimentica che per tutti I lavoratori ex ENPALS il contributo è dovuto con il medesimo meccanismo di calcolo, indipendentemente dal rapporto di lavoro (lavoro subordinato, lavoro parasubordinato, lavoro autonomo).
Eppure dopo il passaggio dell’ENPALS all’INPS, quest’ultimo ha confermato con numerose circolari l’obbligo per il datore/committente di versare l’aliquota contributiva pari al 33%, (9,19% a carico del lavoratore, 23,81 a carico del datore/committente).
Avevamo più volte segnalato all’Agenzia delle Entrate la necessità di inserire, in caso di fatturazione elettronica, la possibilità di immettere il dato relativo al lavoratore, evidenziandolo quindi sulla fattura.
E’ evidente che i lavoratori dello spettacolo sono ignorati per quanto riguarda la loro specificità sia dal fisco sia dall’INPS, quasi fossero apolidi e trasparenti.
SLC CGIL ha contattato immediatamente l’INCA CGIL nazionale e i nostri riferimenti istituzionali per bloccare l’invio di queste “cartelle pazze”.
Ma qualora il lavoratore ricevesse questo improprio sollecito di pagamento, deve immediatamente rivolgersi ad uno dei nostri sportelli INCA CGIL territoriale e nel caso trovasse difficoltà deve recarsi presso le nostre sedi SLC CGIL sul territorio.
In ogni caso va inoltrato immediatamente il ricorso, per evitare di avvitarsi in contenziosi burocratici che farebbero perdere inutilmente tempo.
Infine i lavoratori di Roma possono chiamare il numero 0642048218 per concordare un appuntamento con il nostro sportello di Via Ofanto 18.
Segreteria Nazionale SLC CGIL Area Produzione dei Contenuti Culturali