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Produzione culturale

Da quando l’ENPALS è confluito nell’INPS sono cominciati innumerevoli disguidi che hanno interessato i lavoratori dello spettacolo.
Da tempo il Sindacato denuncia questi disservizi che si abbattono su lavoratori che nella maggior parte di diritti ne hanno davvero pochi.
La scorsa estate ai lavoratori autonomi l’INPS ha deciso di chiedere, per i redditi del 2010, un presunto omesso pagamento dei contributi, imponendo loro di versarli alla Gestione separata. Peccato che si è dimenticato che chi lavora nei settori dello spettacolo e dello sport è obbligato a versare i propri contributi all’ENPALS. Anzi per la maggior parte (esclusi solo i musicisti autonomi) l’obbligo di versare il contributo è a carico dei committenti. L’INPS si è semplicemente sbagliato, ma non sta smaltendo i ricorsi che sono stati inviati. Ora si rischia, pur avendo ragione, di dover sostenere dei costi perché le lettere in cui bonariamente l’INPS chiedeva il pagamento, se non viene lavorato il ricorso, diventeranno cartelle esattoriali, contro le quali si può solo fare un ricorso legale.
A questo si aggiunge che l’INPS sta richiedendo la disoccupazione ai lavoratori dello spettacolo, specificando solo ad una parte di loro la motivazione, e in ogni caso a partire da anni addietro, per i quali dovrebbe essere scattata la prescrizione. In ogni caso stiamo valutando con i Patronati la legittimità della richiesta.
Troppi disguidi, troppi errori, troppa indifferenza da parte di un Istituto che dovrebbe invece vigilare sulla grande evasione contributiva che riguarda questi settori.
Per questo chiediamo a tutti i lavoratori dello spettacolo di garantire la loro presenza al presidio che si terrà presso la sede

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IL 13 FEBBRAIO 2017 DALLE 10.00 ALLE 12.00

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Produzione culturale: conferenza stampa "Più cultura per lo sviluppo"

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