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Produzione culturale

Le scriventi Organizzazioni Sindacali esprimono la più grande preoccupazione riguardo alla decisione di procedere alla liquidazione della Fondazione Lirico Sinfonica dell’Arena di Verona.
Qualora si concretizzasse la decisione del Consiglio di indirizzo relativamente alla liquidazione coatta, saremmo di fronte all’ennesimo passo verso la distruzione di un patrimonio culturale tutelato costituzionalmente.
La situazione che si determinerebbe è estremamente grave perché, contemporaneamente, priverebbe il territorio di un valore culturale da sempre riconosciuto a livello internazionale e cancellerebbe un fattore economico per il territorio in cui è collocato.
Siamo estremamente preoccupati per il grave rischio che corrono i lavoratori, per la dispersione di alte professionalità, che costituiscono un enorme valore culturale immateriale. Un rischio che corrono tutti i lavoratori, sia le parti artistiche che quelle tecnico‐amministrative.
Questa situazione rischia anche di essere un precedente per le altre Fondazioni Liriche e quindi sollecita tutti ad una riflessione, all’apertura di un confronto a tutto campo, che nella salvaguardia del modello produttivo del melodramma italiano, eccellenza riconosciuta a livello internazionale, ricerchi le soluzioni idonee a restituire prospettiva e sviluppo al settore.
In questo senso abbiamo inviato sia il Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo che all’ANFOLS una richiesta volta ad aprire tempestivamente un confronto che affronti in prima istanza l’emergenza Arena di Verona e conseguentemente le problematiche del intero settore.
Siamo convinti che sia necessario far prevalere soluzioni condivise ed evitare inutili contrapposizioni che come unico risultato la perdita di una grande eccellenza italiana.
LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC‐CGIL FISTeL‐CISL UILCOM‐UIL FIALS‐CISAL

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