Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

Produzione culturale

Contro il provvedimento del governo che mette in ginocchio le Fondazioni Liriche sinfoniche, giovedì 28 luglio dalle 11.30 alle 14, davanti al Ministero dei Beni Culturali a Roma, si terrà il presidio unitarioorganizzato da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom UIL e Fials.
"Tutto nasce da un emendamento infilato nella legge in discussione al Senato riguardante le misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali (conversione del decreto legge 113/2016) che dispone che le Fondazioni Liriche, per rimanere tali, devono avere requisiti praticamente quasi irraggiungibili - dichiara Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil - quali: capacità di autofinanziamento e reperimento di risorse private a sostegno dell’attività, realizzazione di adeguato numero di produzioni e coproduzioni e del livello di internazionalizzazione, equilibrio economico-finanziario e, inoltre, una specifica storia e cultura operistica e sinfonica."

"Questa misura, di fatto, dispone la soluzione finale per la lirica italiana. Infatti, i requisiti chiesti sono gli stessi individuati dalle recenti norme per concedere la qualifica di “speciale” alla Scala di Milano e all’Accademia Santa Cecilia di Roma, fondazioni cui viene assicurato il mantenimento della partecipazione e della vigilanza dello Stato."

"A tutto il resto delle Fondazioni Liriche, che oggi sono 14 - prosegue la sindacalista - si infligge il declassamento in “teatro lirico sinfonico”,  e non si assicura più né la partecipazione, né la vigilanza da parte dello Stato."

"Anche se tale norma entrerà in vigore nell’anno 2018, nel frattempo, si dispone che qualora la Fondazione non garantisse il pareggio di bilancio può ridurre l’attività prevedendo chiusure temporanee o stagionali."
"Un pacchetto avvelenato, insomma, che produrrà la fuga delle eccellenze artistiche e tecniche dal territorio italiano verso Paesi che sanno valorizzare i talenti, mentre a chi resta non rimarrà  altra possibilità che accettare contratti di lavoro precari - conclude Bizi.
"Introdotta surrettiziamente, questa misura fa il paio con lo stralcio dell’articolo della legge per il cinema che obbligava il governo a lavorare su una norma che creasse finalmente nuove regole per tutto lo spettacolo dal vivo. È evidente, ormai, che non si vogliono trovare soluzioni efficaci per affrontare il gravissimo lo stato di crisi per il settore dello spettacolo dal vivo."
0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Spettacolo, SLC CGIL allarga la partecipazione con un nuovo modello organizzativo

L’area Produzione culturale della SLC CGIL ufficializza il nuovo modello organizzativo volto a raggiungere i mondi dello spettacolo non ancora formalmente regolamentati, quelli per lo più ascrivibili al lavoro non dipendente e “non stanziale” che si espleta in divers...

Cineaudiovisivo: i tamponi siano gratuiti per tutte le figure professionali

    Roma, 30 settembre 2021 Spett.le MINISTERO DELLA CULTURA Direzione Generale Cinema e audiovisivo Dr. Nicola Borrelli Direttore Generale Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/a - Roma PEC: mbac-dca@mailcert.beniculturali.it Oggetto: interpello del...

Cineaudiovisivo: il verbale d'incontro tra sindacati e associazioni datoriali

Verbale d’incontro ANICA, APA, APE e SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL In data 28 settembre 2021 si sono riunite le associazioni datoriali del settore cine audiovisivo, Anica, Apa, Ape e le OOSS di settore Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, con all’ordine del gio...

Bene la capienza delle sale cinematografiche all'80%, ma non basta

  30 Settembre 2021   Spettacolo cinema produzione culturale
  Apprezziamo la decisione di estendere all’80% la capienza di sicurezza anti-contagio nelle sale cinematografiche, basata sulle considerazioni espresse dal CTS. La decisione arriva in tempo perché stanno per arrivare importanti blockbusters, a partire dall’ul...

Lettera unitaria ai ministeri della Cultura e del Lavoro

Roma, 27 settembre 2021 Spett.li Ministero della Cultura Ministero del Lavoro Oggetto: richiesta di inserimento delle professioni dello spettacolo nell’elenco dei lavori gravosi La Commissione istituzionale sui lavori gravosi, nel documento approvato il 16 settem...

Settore Spettacolo: gli elementi irrinunciabili per una riforma strutturale

Roma, 22 settembre 2021 Spett.le MIC c.a On. Ministro Dario Franceschini Dott. Lorenzo Casini - Capo di Gabinetto Componenti Commissioni Cultura di Camera e Senato Riforma del settore spettacolo: richieste unitarie SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL SLC CGIL FISTE...