Le scriventi Segreterie Nazionali, preso atto delle dimissioni del Presidente dell’ANFOLS, esprimono grande preoccupazione per la situazione di stallo che si è venuta a creare.
A partire dal fatto che il CCNL delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, firmato nel luglio del 2014 non ha ancora avuto applicazione ed è giunto quasi a scadenza. Non possiamo ignorare che anche il settore del Pubblico Impiego ha finalmente rinnovato il CCNL mentre i lavoratori dipendenti dalle Fondazioni Liriche sono ancora fermi con il CCNL al 2005 per la parte normativa e al 2006 per la parte economica. In questi anni la legislazione sul lavoro ha cambiato molte norme, quindi c’è la necessità di aggiornare gli istituti. Dobbiamo anche evidenziare che le Fondazioni Lirico Sinfoniche della Scala e del S. Cecilia hanno sottoscritto i Contratti Aziendali come da previsioni legislative.
Non possiamo ignorare che il comparto sta vivendo da anni un forte crisi, che 9 Fondazioni su 12 hanno chiesto la ristrutturazione del debito e che, nonostante gli sforzi compiuti dai lavoratori, pur avendo differito al 2019 il termine per la definitiva valutazione della situazione economico-patrimoniale, diversi teatri versano in una preoccupante situazione.
Abbiamo anche la necessità di confrontarci su vari temi, tra i quali ricordiamo a mero titolo di esempio, l’utilizzo anomalo di forme di lavoro autonomo, il tema dell’INAIL, collaborazioni e contratti a termine.
Per questo vi invitiamo a trovare le soluzioni necessarie alla rielezione dei vertici dell’ANFOLS per consentirci di riprendere in tempi stretti la discussione sui vari ed urgenti temi che riguardano i lavoratori delle Fondazioni Lirico Sinfoniche.
SLC-CGIL FISTeL-CISL UILCOM-UIL FIALS-CISAL