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Produzione culturale

Nella giornata di ieri è stato sottoscritto un accordo nazionale che interviene a sanare il problema dei lavoratori precari che, avendo superato i 48 mesi massimi previsti dal D.L. 95/2019 non potevano essere più assunti.
Il DL presenta diverse criticità su cui interverremo con emendamenti, ma non ha neppure previsto una fase transitoria che intervenisse tra l’entrata in vigore delle nuove norme e l’individuazione delle piante organiche e delle conseguenti stabilizzazioni.
A tal fine l’accordo estende fino ad un massimo di 240 mesi la possibilità di assumere i lavoratori precari conservando i diritti di precedenza. I contratti stipulati ai sensi dell’accordo si dovranno concludere entro il 30/6/2020.
L’individuazione di un numero davvero alto di mesi è la prova tangibile della pesante criticità che grava sul lavoro nelle Fondazioni Lirico Sinfoniche, in parte dovuta alle gestioni e in parte dovuta alla legislazione imperativa che grava sul settore.
Si dovranno avviare immediatamente i tavoli per individuare il numero dei precari, in attesa di conoscere lo schema tipo per la definizione delle piante organiche, percorso che deve vedere il necessario coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative.
Entro settembre le parti si incontreranno di nuovo a livello nazionale per la verifica dell’andamento dell’accordo o in caso intervenissero ulteriori modifiche in sede di conversione del decreto.
Per quanto riguarda gli amministrativi, che non rientravano nella deroga contestata dalla Corte Europea e dal perimetro del DL 95 abbiamo confermato i contenuti dell’accordo nazionale del 1/03/2018. Eventuali altre soluzioni verranno individuate a livello territoriale.

LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC-CGIL FISTeL-CISL UILCOM-UIL FIALS-CISAL

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