Non siamo convinti che si sia risolto il problema della precarietà nelle fondazioni lirico sinfoniche. La crisi dei teatri non permetterà che si creino le piante organiche necessarie al loro funzionamento." Così Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil commenta la conversione in legge del dl 59/2019.
"Temiamo che sia una buona intenzione che non coglierà gli effetti voluti. Non permettere in caso di violazione delle leggi la conversione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato è un altra grave lesione dei diritti dei lavoratori."
"Ancora una volta si chiede ai lavoratori di risolvere i problemi di questi teatri - conclude la sindacalista. Con il limite massimo di 36 mesi e la conseguente perdita dei diritti di precedenza, molti artisti e tecnici si troveranno di fronte alla scelta se andarsene da questo paese o lavorare in altri settori dello spettacolo in cui i lavoratori hanno ancora meno diritti."