In data odierna si sono incontrate le Segreterie Nazionali con il Ministro coadiuvato dal Capo di Gabinetto, il Direttore Generale e il Capo Ufficio Legislativo del Ministero.
Il Ministro ha rappresentato la gravità e la drammaticità della situazione in cui versa il Settore delle Fondazioni Lirico Sinfoniche (360 mnl di esposizione in negativo per l'insieme dei Teatri) e ha illustrato interventi immediati rispetto all'emergenza [risoluzioni per Spendig-Review - Irap - anticipazione FUS a luglio - attivazione di un tavolo interministeriale per fronteggiare le criticità più conclamate con provvedimenti di sostegno economico e immediato per le realtà che presentino "stati di crisi" e piani industriali sostenibili (entro il 30 luglio) ].
Nel merito del "raffreddamento" sui costi gestionali per quello che attiene i lavoratori il Ministro ha ipotizzato un monitoraggio rispetto all'anzianità contributiva (40 anni), una verifica su quanti lavoratori hanno requisiti attinenti ai provvedimenti legislativi "pre-Riforma Fornero", un utilizzo dei contratti di solidarietà e la praticabilità di una mobilità del personale negli ambiti Amministrativo e dei Servizi Vari, qualora ritenuti in esubero nei piani di riorganizzazione concordati nei singoli Teatri, presso gli Enti Locali o verso le strutture culturali e pubbliche sul territorio.
Inoltre il Ministro ha posto l'esigenza di rivisitare le prerogative ministeriali normativo-legislative sulla governance delle Fondazioni, titolarità ritenute limitative per interventi compiuti in base all'attuale natura giuridica delle medesime.
Prendendo atto delle dichiarazioni del Ministro, le Segreterie Nazionali hanno evidenziato:
apertura di un tavolo interministeriale (Mibac - Lavoro - Sviluppo - Economia) sullo stato di crisi, per delineare interventi mirati di tenuta per una politica di sistema garante di tutte le Fondazioni;
necessità di garantire una partecipazione attiva delle parti sociali al tavolo interministeriale che deve avere un dato di strutturalità e non episodica;
l'immediato accantonamento e conseguente abrogazione del Regolamento normato nello Schema di Decreto al vaglio del Consiglio di Stato;
apertura di un percorso con tutte le parti sociali per traguardare una vera riforma delle Fondazioni;
attivazione delle leve fiscali per attrarre risorse private;
welfare di Settore per il sostegno dei processi di riorganizzazione;
portare a compimento il Contratto Collettivo Nazionale quale fonte primaria dei rapporti giuridico-normativi dei lavoratori;
individuare un soggetto istituzionale (Cassa Depositi e Prestiti) che "assuma" il debito contratto dal Settore e negozi complessivamente tempi e modalità di rientro in termini "vantaggiosi" di contenimento del debito.
A fine incontro il Ministro, trovando riscontro e condivisione in tutte le parti presenti ha sollecitato la ripresa del confronto per la stesura definitiva del Contratto Collettivo Nazionale e si è riservato di assumere una decisione di merito sul Regolamento, sentito il parere dell'Ufficio Giuridico del Ministero, a fronte del parere fornito dal Consiglio di Stato, tenendo conto delle valutazioni espresse nel confronto dalle Organizzazioni Sindacali.
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTeL-CISL UILCOM-UIL FIALS-CISAL