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Produzione culturale

Mobilitazione Nazionale contro la distruzione del sistema di produzione musicale, di lirica e di danza-balletto in Italia

Nonostante il nostro appello al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dei Beni e Attività Culturali e al Presidente della Repubblica, del 19 dicembre u.s., il Consiglio dei Ministri dimissionario ha proceduto all’approvazione preliminare dello schema di decreto concernente il regolamento sull’assetto ordinamentale e organizzativo delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, in palese violazione dell’iter di consultazione previsto dalla stessa legge 100 .
Infatti, malgrado le nostre ripetute richieste, non è stato attivato il tavolo operativo di confronto di tutte le parti interessate che doveva necessariamente precedere la formazione e i contenuti del testo messo in approvazione dal Consiglio dei Ministri.
Ci siamo così ritrovati a provvedimento deliberato a fine anno e il testo approvato dal CdM ci è stato inoltrato solo in data 21 gennaio 2013.
Ribadiamo che le dichiarazioni contenute nel decreto circa l’ avvenuto confronto di merito il 15 novembre u.s. con le OOSS (riassunto nel termine “sentite”) non corrisponde al vero e sono del tutto strumentali: in quella sede non è stato espressa alcuna osservazione o analisi di merito sulla materia ma, al contrario, si era stabilito che si sarebbero effettuati confronti articolati congiunti con tutti i soggetti interessati, con specifici incontri da calendarizzare in un iter di 6 / 7 mesi ( dentro le coordinate politico-istituzionali della imminente nuova Legislatura ) al fine di addivenire ad un testo normativo che potesse tenere conto delle reali problematiche e necessità Settoriali per soluzioni adeguate, a partire dallo stato di profonda crisi che interessa buona parte delle Fondazioni.

 

Era evidente che solo dopo tale corretto percorso si sarebbe proceduto all'approvazione preliminare in modo tale da sottoporre all'esame delle competenti Commissioni parlamentari e ai deputati organi istituzionali un testo organico frutto dei confronti con i necessari apporti e contributi che ne sarebbero derivati

La pretestuosa urgenza (nei fatti inesistente) per  l’accelerazione del provvedimento per la scadenza dell'esercizio della delega entro il 31 dicembre u.s., era del tutto strumentale, tant’è che in un documento della Conferenza unificata delle Regioni e Province Autonome si contestava che : “…A poche settimane dalla scadenza della delega (31 dicembre 2012) il Ministero ha convocato il Coordinamento tecnico delle Regioni ,insieme ad ANCI e UPI, per illustrare una proposta di regolamento, sviluppata per punti cardine in un documento che, per quanto affermato dai rappresentanti del Ministero, non trova fondamento nel lavoro svolto dal gruppo misto MiBAC/Regioni/ANCI….”.
Il tutto avvalora la volontà di una unilaterale forzatura sia nel merito che nel metodo operata dal Ministero, sottoponendo il provvedimento all’approvazione del dimissionario Consiglio dei Ministri.
Nel merito ribadiamo che l’atto licenziato è contraddittorio rispetto alle disposizioni di legge che lo sovrintendono, incoerente con l’obiettivo primario di riforma per una tenuta e un rilancio delle Fondazioni Lirico Sinfoniche ma coerente ed esplicito circa le finalità destrutturanti e di cancellazione del sistema di produzione culturale musicale, di lirica e di danza-balletto in Italia a partire dal 2005 con la Legge 43 e perpetrata negli anni successivi.
E’ indispensabile congelare e annullare di fatto il regolamento preliminarmente approvato, ed attivare invece confronti congiunti articolati e di merito per esaminare concretamente i reali problemi e costruire così una vera riforma che valorizzi e ottimizzi la produzione culturale delle Fondazioni e non le conduca a una costruita involuzione e decadimento della capacità e qualità produttiva.
Le Segreterie Nazionali hanno da subito attivato la mobilitazione Nazionale (vedasi anche documento unitario del 14/1 u.s.) con coordinamenti, assemblee nei diversi teatri, dichiarando lo stato di agitazione Nazionale e locale del Settore, promuovendo ogni utile iniziativa di sensibilizzazione e lotta a tutti i livelli, comprendente scioperi articolati anche sulle prime e sulle recite degli spettacoli previsti nei cartelloni delle singole Fondazioni; ulteriori iniziative saranno definite ed annunciate nel prossimo Coordinamento Nazionale unitario già calendarizzato per venerdì 25 gennaio p.v. a Firenze dopo l’assemblea che si terrà al Maggio Musicale Fiorentino.
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