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Produzione culturale

Giudico estremamente positiva la mobilitazione unitaria con il presidio effettuato ieri presso il Senato dove è ripresa la discussione sul  "Decreto Valore Cultura".

La mobilitazione era tesa a evidenziare e sostenere quegli emendamenti presentati sulle modifiche dell'art. 11 che ponevano principi di gradualità sull'elemento lavoro nel riequilibrio delle Fondazioni Lirico Sinfoniche in sofferenza e per stralciare la parte relativa alla "riforma" delle stesse. L'art. 11, nei fatti, tenta di riformare la natura giuridica delle Fondazioni Lirico Sinfoniche in modo disorganico introducendo elementi di forte centralizzazione e ri-pubblicizzazione gestionale (con il rischio evidente di mettere in predicato l'attuale governance delle Fondazioni con il disimpegno dei privati ove questi apportano risorse significative) e nei rapporti di lavoro con modifiche in materia contrattuale e sindacale e di natura giuridica.

Permane "assordante" la latitanza dei Sovrintendenti e della organizzazione datoriale Anfols  che non esprime alcuna posizione ufficiale in merito al Provvedimento; parimenti si può dire dei Sindaci Presidenti delle Fondazioni.

L'incontro con i parlamentari del Senato è stato del tutto inefficace rispetto alle nostre aspettative sugli emendamenti dagli stessi presentati per la discussione in Aula del Senato e si prospetta un iter parlamentare (da venerdì il provvedimento con ogni probabilità passerà in discussione alla VII Commissione Cultura Camera) forse "blindato" e non permeabile a modifiche di merito.

Noi, come Organizzazione, manterremo le nostre iniziative politiche già licenziate dalla Categoria di concerto con le Camere del Lavoro nei territori, a partire dalla sensibilizzazione nei prossimi giorni sulle nostre problematiche con le forze politico parlamentari, istituzionali, i Sovraintendenti, i Sindaci Presidenti, ecc., e manterremo alta la vigilanza sui lavori in merito all'articolato del Decreto alla Camera.

Ci faremo parte diligente nell'attivare un coordinamento unitario entro la prima decade di ottobre per una valutazione complessiva e particolare del provvedimento Valore Cultura e per definire nello specifico una forte mobilitazione e scioperi nazionali di tutte le prime che saranno calendarizzate nei mesi di ottobre-novembre sulle seguenti inderogabili priorità settoriali:

-        messa in iter di valutazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro;

-        pari dignità della quattordicesima Fondazione Lirico Sinfonica (Teatro Petruzzelli di Bari) che deve essere dotato di una pianta organica stabile;

-        risorse adeguate del Fondo Unico dello Spettacolo per una programmazione certa delle produzioni;

-        legge di sistema dello Spettacolo dal Vivo su cui incardinare il settore musicale;

-        percorso politico-giuridico per riaffermare la costituzionalità delle norme (violazione dei diritti maturati dai lavoratori nella loro trasformazione da tempo determinato in contratti a tempo indeterminato)

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