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Produzione culturale

Nella giornata odierna si è tenuto l’incontro con il Ministro Bray e il Commissario Straordinario dott. Pierfrancesco Pinelli.

All’incontro erano anche presenti il capo di gabinetto dott. Lipari e il direttore dott. Nastasi.

Il ministro nel riconoscere il merito delle maestranze nella tenuta delle FLS ha confermato la necessità di un lavoro sinergico tra le parti individuando alcune priorità su cui intervenire quali ad esempio forte innovazione, politiche di marchandising, piattaforme digitali, ecc..

Ha inoltre sostenuto che i piani di sviluppo non possono concretizzarsi in un danno alla cultura ed ai lavoratori, ribadendo che il provvedimento non è finalizzato ai tagli ma allo sviluppo ed alla crescita delle FLS.

Il Ministro ha altresì sottolineato che il punto di equilibrio tra efficienza e salvaguardia delle specificità delle Fondazioni andrà ricercata nella definizione compiuta del CCNL, che dovrà essere quanto prima validato.

Il Commissario Straordinario, dott. Pinelli, nel dichiarare che il Piano Industriale così come previsto dalla L. 112 non può essere ridotto ad una mera riduzione dei costi, ha prospettato un percorso che stimoli in tutte le sue componenti gli elementi di crescita, definiti con il termine “Piano di Produzione”.

Ribadendo che il perimetro su cui intervenire è determinato dalle norme definite dalla L. 112, ha sostenuto che le FLS dovranno gestire anche le incertezze che si andranno a determinare (tempi di finanziamento, quantità delle risorse necessarie, ecc.) prevedendo un piano di produzione che dovrà garantire gli equilibri economico-gestionali.

Il Commissario si è impegnato a un confronto sui Piani che verranno presentati, di cui una prima bozza dovrà pervenire nei tempi stabiliti dalla legge.

Il Ministero si è attivato ad inviare lettere apposite a tutte le 14 FLS, in particolare alle cinque Fondazioni aventi titolo circa le previsioni legislative (Bari, Palermo, Firenze, Trieste, Napoli). Inoltre ci hanno comunicato che nell’incontro con i Sovraintendenti, le FLS di Genova e Bologna hanno espresso la volontà di accedere al ripianamento, cosi come prevede la legge.

(Questa richiesta naturalmente dovrà essere compiutamente formalizzata nei prossimi giorni).

Le OO.SS. hanno evidenziato la necessità di definiti tempi appropriati e di strutturare un forte raccordo fra tutte le parti interessate definendo ancoraggi, regole certe ed omogenee nell’affrontare le specificità che emergeranno nelle singole unità produttive.

Hanno ribadito che l’intervento legislativo di riequilibrio delle FLS è alternativo a strumenti quali la L. 223, hanno richiesto chiarezza circa l’utilizzo e la natura di Ales per la ricollocazione di eventuali eccedenze.

Inoltre le OO.SS. hanno ribadito che la “razionalizzazione delle figure artistiche” non deve intendersi come l’ abrogazione delle espressioni artistiche (vedi corpo di ballo) ma un utilizzo più produttivo delle medesime; hanno denunciato che il combinato disposto dalla L.112, che prevede l’erogazione del 5% del FUS del comparto, per le Fondazioni “virtuose” e la trasformazione dei parametri di ripartizione delle risorse pubbliche, se non compiutamente definite, possono creare gravi problematiche di tenuta in termine generali del Settore e in particolare sulle Fondazioni in sofferenza.

In ultimo le OO.SS. si sono rese disponibili alla costituzione di un tavolo tra le parti sociali per governare e monitorare questo processo estremamente delicato di messa in equilibrio del sistema delle Fondazioni Lirico Sinfoniche.

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