COMUNICATO STAMPA LAVORATORI DELLO SPORT
Le risorse stanziate per i collaboratori sportivi, confermate in fase di conversione in Legge del Decreto Cura Italia, pur rappresentando un primo importante segnale di attenzione, ad una categoria fino ad oggi invisibile, sono assolutamente insufficienti, perché riusciranno a sostenere solo 83.000 collaboratori, su una platea di oltre 500.000.
Parliamo di un settore, quello degli impianti e delle attività sportive e motorie, fra i più colpiti dalla crisi dovuta all'emergenza Coronavirus e che attende da tempo una modifica della legislazione che riconosca a tutti i lavoratori dello sport (dagli istruttori, ai preparatori, ai manutentori e al personale amministrativo) pieni diritti e tutele, eliminando distinzioni strumentali, discriminazioni, oggi ancora più inaccettabili.
Sollecitiamo quindi il Ministro dello Sport e le istituzioni ad intervenire, anche aprendo un’interlocuzione con il sindacato, in considerazione delle necessarie misure che si dovranno prevedere per la ripartenza e il rilancio di un settore fondamentale per la sua funzione sociale, per la salute e il benessere dei tanti adulti e ragazzi che frequentano palestre, piscine, circoli, e che ricordiamo, rappresenta il 4% del PIL nazionale.
Roma, 10 aprile 2020
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISASCAT-CISL, UILCOM-UIL