Il punto focale dei vari protocolli, condivisi con Anica, è indubbiamente il tema dei pagamenti che nei suddetti protocolli viene affrontato e definito con regole di applicazione chiare e incontestabili. Dalle segnalazioni dei professionisti alla Commissione Doppiaggio, però, si registra una generale disattenzione proprio verso questo adempimento che, torniamo a dire, consideriamo centrale.
Risultano pochissime, infatti, le aziende del settore che hanno saldato le fatture di ottobre, da pagarsi, per regola, entro fine dicembre.
A chiusura dell’anno passato, avevamo inviato una lettera alla committenza per affrontare anche con loro lo spinoso tema dei pagamenti. Ci era stato riferito, infatti, che le inadempienze di alcune società di doppiaggio erano dovute all’imposizione da parte della committenza di contratti commerciali sfavorevoli. Ci siamo dovuti ricredere.
Forse, salvo quelle poche eccezioni, sono proprio le società il problema, società che ritengono possibile aderire ai protocolli e poi decidere liberamente quante e quali norme rispettare. O anche di non rispettarne nessuna.
E la cosa non riguarda solo i pagamenti. Il comportamento generale è orientato verso una prima, finta adesione ai contenuti dei protocolli per poi non applicarli, nella realtà, a tutti gli istituti contrattuali.
È evidente, quindi, che lo spirito di rilancio del settore, che ha portato insieme, Anica e sindacato, alla firma di quegli accordi, è stato incompreso, eluso, raggirato. Da oggi, siamo perciò costretti a considerare un cambio di passo. Da segnalare anche alla committenza.
LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC-CGIL FISTEL-CISL