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Produzione culturale

Comunicato stampa Slc-Cgil 28 Febbraio 2020

ANCORA PREOCCUPATI DOPO L’INCONTRO CON IL MINISTRO FRANCESCHINI: I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO RISCHIANO DI ESSERE DIMENTICATI

Oggi, 28 Febbraio, il Ministro Franceschini ha ricevuto una delegazione Cgil-Cisl e Uil, insieme ai rappresentanti delle imprese del settore del cinema e dello spettacolo dal vivo.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto che siamo incluse, nelle misure di sostegno che saranno definite, tutele specifiche per cinema e spettacolo dal vivo. I lavoratori di questi settori sfuggono, per la natura del loro rapporto di lavoro, alle stime generali e rischiano di essere, di fatto, tagliati fuori dagli ammortizzatori che si stanno definendo per la generalità dei lavoratori.

Per il cinema, la posticipazione dell’uscita di nuovi film, ricade sulle sale cinematografiche che si stanno svuotando in tutto il paese e che già cominciano a chiudere. Inoltre, la realizzazione di nuovi prodotti si sta interrompendo e questo determinerà una coda lunga della crisi.

Il Ministro Franceschini ha comunicato che, per il settore del cinema, immagina un “Tax credit rafforzato” destinato alla distribuzione, alle sale cinematografiche e alla promozione. Per lo Spettacolo dal vivo, invece, il Ministro pensa a “progetti speciali” riservati esclusivamente alle zone rosse e finanziati con i 10 milioni che già erano stati stanziati, dalla Finanziaria, per l’incremento del Fondo Unico dello Spettacolo.

“Una misura che rischia di essere insufficiente”. Questo è il parere di Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc-Cgil”. “I danni sono molto più diffusi ed estesi sicuramente a tutto il territorio nazionale”.

“Mentre il Tax credit per cinema può rappresentare un sostegno reale per il settore, lo spettacolo dal vivo è esposto ad una crisi senza via d’uscita nel breve e medio termine”.

“Ci preoccupa molto anche la paura che si è diffusa nel Paese e che ci fa presagire che non sarà facile che il pubblico riprenda immediatamente a frequentare i luoghi dello spettacolo dal vivo.

Sappiamo che anche nelle regioni non interessate dalle procedure che contrastano la diffusione del corona virus, il pubblico sta scemando.
I danni per le imprese e per migliaia di lavoratori sono incalcolabili e pesantissimi.

Chiediamo, quindi, che il Mibact si faccia parte attiva verso gli altri Ministeri per la creazione di un fondo specifico che fronteggi la crisi e che possa sostenere le imprese e direttamente i lavoratori, inclusi i lavoratori autonomi.

Per quanto riguarda la contribuzione previdenziale per i periodi non lavorati, è necessario assicurare ai lavoratori la copertura figurativa.

Inoltre, sollecitiamo il Mibact a contattare il Miur per evitare che gli Istituti Scolastici annullino i programmi di collaborazione con teatri, compagnie, ecc. per un periodo superiore a quello previsto dal DL 6/2020 e successivi, come invece sta già avvenendo.

Chiediamo, infine, che il Mibact si faccia parte attiva con il Ministero del Lavoro per attivare forme di sostegno al reddito, anche innovative, che possono essere individuati nei tavoli attivati con le Confederazioni Cgil, Cisl e Uil, per il settore spettacolo dal vivo.

L’incontro di oggi, purtroppo, non ha fugato le nostre preoccupazioni. I lavoratori dello spettacolo, data la complessità e la molteplicità dei loro rapporti di lavoro, ancora una volta, rischiamo davvero di essere dimenticati”.

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