Roma,30 marzo 2020
Spett.li
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OGGETTO: Lettera delle aziende in merito all’emergenza Coronavirus Covid-19 del 25 marzo 2020
Riceviamo la vostra comunicazione in merito alle misure adottate per l’emergenza sanitaria di cui all’oggetto.
Il comune interesse alla ripresa più rapida possibile dei lavori pretende la nostra immediata attivazione per individuare i nomi di RLS territoriali per garantire la rappresentanza sindacale nei Comitati Tecnici come da art. 13 del protocollo 14 marzo 2020.
Ci permettiamo di rilevare alcune questioni:
A) Insieme al datore di lavoro ci sono anche altre figure professionali che, a seconda dei casi previsti dalla legge, sono implicate nella redazione del DVR:
1. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) che affianca il datore in fase di valutazione dei rischi e contribuisce a pianificare le misure di protezione e prevenzione;
2. Medico Competente (MC) che contribuisce a valutare i rischi specifici in relazione alla salute dei lavoratori e si occupa di predisporre il protocollo di sorveglianza sanitaria;
3. Rappresentante dei Lavoratori (RLS) che viene consultato preventivamente sul contenuto della valutazione dei rischi e deve riceverne una copia per presa visione.
Riteniamo quindi opportuno, considerato che l’argomento in parola tratta di emergenza sanitaria, condividere anche la ricerca del Medico Competente.
B) Abbiamo apprezzato i modelli e gli impianti organizzativi che ci sono pervenuti dalle aziende in indirizzo e da altre. Modelli che dovranno comunque essere sottoposti ai RLS di cui sopra per una valutazione competente. Resta, a nostro avviso, il tema di rendere comunque quanto più attrattivo il ritorno dei professionisti alle lavorazioni e di ridurre al massimo la paura dell’eventuale contagio. Ci teniamo a precisare che parliamo di tutti i professionisti interessati: attori, direttori, assistenti e fonici. Su questo aspetto potrebbe rilevare anche la qualifica che vedrebbe le attività (artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento) raggruppate nei codici ATECO “R” da 90 e ss. non presenti nell’elenco delle essenziali, pur tenendo conto di quanto da alcune aziende asserito, cioè la presenza in detto elenco delle attività con codice ATECO “J” dal 58 al 63 (informazione e
comunicazione).
C) Pur non avendo assistito ad una ufficiale interruzione dell’attività, ed in considerazione di quanto sopra, cioè della possibilità dei professionisti di partecipare alle lavorazioni pur se non presenti nell’elenco delle attività essenziali, riteniamo che la ripresa delle lavorazioni debba comunque
prevedere la segnalazione al Prefetto per attenderne l’eventuale parere, parere che sappiamo essere vincolante.
D) L’importante aggregazione di aziende che hanno redatto la lettera di cui all’oggetto, ci pone anche un tema di ordine relazionale. La normale attivazione di questioni di interesse generale per noi non può non prevedere un coinvolgimento non solo rituale delle associazioni datoriali, che pure sono in copia della lettera suddetta e della presente. Pertanto sarebbe opportuno prevedere, anche per i temi esposti, livelli d’intervento differenziato tra interessi strettamente aziendali e attività generali.
Cordialmente.
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL