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Produzione culturale

La buona notizia è che abbiamo ottenuto la validazione del Protocollo sulla Sicurezza sui set per la tutela dei lavoratori del cine-audiovisivo, essendo stato già sottoposto alla verifica di congruità rispetto alle norme sull’emergenza sanitaria da Covid-19 in atto, da parte dei Ministeri del Lavoro, della Salute, dei Beni e Attività Culturali e Turismo e dell’INAIL.

La brutta notizia è che ci viene segnalato che questo protocollo viene poco rispettato.

Sono molte le aziende che da tempo stanno preparando la ripartenza con scrupolo e attenzione, spesso grazie all’attività del personale di produzione che sta facendo una grande attività di coordinamento. Ma non tutte.

Oltre alla fantasia interpretativa sulle misure da adottare in materia di sicurezza anti-contagio, stiamo assistendo ad un proliferare di liberatorie che le produzioni fanno firmare ai lavoratori rispetto alle responsabilità su eventuali contagi per la rinuncia ad ogni diritto risarcitorio, di indennizzo, ecc.

Fermo restando l’obbligo al comportamento prudente e diligente da parte dei lavoratori per evitare al massimo il rischio di contagio, vogliamo ricordare che gli obblighi della sicurezza sul lavoro derivanti dalla legislazione speciale (T.U. Dlgs 81/08) e ai sensi dell’art. 2087 c.c. sono del datore di lavoro e non sono derogabili con accordi tra privati.

Non riteniamo neanche giusto, anche se non c’è una norma a riguardo, che i generici si debbano spostare a loro spese anche fuori dalla città per effettuare esami sierologici o tamponi senza essere collocati. Ci viene detto, aspettiamo verifica, che qualche generico abbia anche pagato l’esame di tasca propria.

Siamo convinti che una attenta e scrupolosa applicazione del Protocollo sulla sicurezza sottoscritto da tutte le associazioni datoriali, professionali e organizzazioni sindacali e validato dalle Istituzioni, possa essere il percorso migliore per la ripresa delle attività di produzione del cine-audiovisivo, riducendo al massimo il rischio di contagio e confidando anche nell’interruzione di pratiche sbagliate e pericolose.

Il settore non può permettersi un nuovo blocco. E la ripartenza deve essere un bene per tutti.

Roma, 13 luglio 2020

Le Segreterie Nazionali

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

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