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Produzione culturale

Spett. INPS
Att.ne Presidente dott. Pasquale Tridico
Att.ne Vice Presidente dott.ssa Luisa Gnecchi
Att.ne dott.ssa D.G. Gabriella De Michele
p.c. Direzione Centrale Ammortizzatori sociali

Roma 26 ottobre 2020

È ormai insostenibile la condizione in cui versano tanti lavoratori dello spettacolo iscritti alle Gestione Ex Enpals.

Molti di loro non hanno ancora ricevuto le indennità dovute per il mese di marzo dal Decreto Cura Italia (legge 17 marzo 2020, n18 converto dalla legge 24 aprile 2020, n. 27).

Altrettanto numerosi sono i lavoratori dello spettacolo che aspettano ancora le indennità di aprile e maggio previste dal Decreto Rilancio Italia (legge 24 aprile 2020, n.27 convertito dalla legge 17 luglio 2020 n.77).

A tali incettabili ritardi, si somma l’impossibilità per molti lavoratori, avendo sbagliato procedura nell’inviare la domanda, di vedere riconosciute le indennità spettanti per i mesi di marzo, aprile e maggio poiché l’Istituto non ha predisposto, nonostante le nostre segnalazioni e sollecitazioni, alcuna possibilità formale ed ufficiale di rettifica delle domande.

Solo il 23 ottobre è stata abilitata la possibilità, sul portale dell’Inps, di fare domanda per ricevere l’indennità omnicomprensiva prevista da “Decreto Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia” (Legge 14 agosto 2020, n.104). Una procedura aperta, tra l’altro, senza essere accompagnata da una circolare esplicativa e che, dunque, espone al rischio di sbagliare procedura molti lavoratori aventi diritto.

Oggi, questi lavoratori sono colpiti da un nuovo fermo.

È assolutamente indispensabili che l’Istituto provveda immediatamente a erogare le indennità pregresse ed è altrettanto urgente che predisponga la possibilità di correggere gli errori di procedura che escludono i lavoratori dal ricevere le suddette indennità.

Inoltre, è opportuno che l’Istituto predisponga una circolare che precisi le modalità relative all’erogazione dell’indennità omnicomprensiva e predisponga la procedura per la rivalutazione delle domande sbagliate in modo da permettere ai lavoratori di avere risposte certe in relazione al loro diritto.

I lavoratori dello spettacolo stanno pagando duramente gli effetti della pandemia Covid 19, molti di loro sono privi di reddito dal mese di marzo 2019.

Ulteriori ritardi e la rigidità nel non permettere di correggere gli errori di procedura nell’invio delle domande, e nel pagamento delle indennità consegnerebbero la maggior parte dei lavoratori interessati in uno stato di indigenza insostenibile.

Per tanto, confidiamo in un tempestivo intervento dell’Istituto che sani il pregresso e apra alla possibilità di includere nel percepire le indennità chi, pur avendone diritto, ne resta escluso per un errore di procedura.

Cordiali saluti

Emanuela Bizi SLC CGIL Nazionale

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