Spett.le
LOTUS PRODUCTION srl
v.le Mazzini 55
00195 – ROMA
e p.c. spett.li
ANICA
APA
APE
Lavoratori Troupe
LL.SS.
OGGETTO: Prodotto “VERMICINO”. Osservanza del Protocollo Sicurezza.
Dalle informazioni ricevute da vostro personale per le vie brevi e confermate con vostra comunicazione del 22 novembre u.s., ci risulta che, in occasione del riscontro di un caso di positività al tampone da parte di un attore che ha recitato presso il vostro set, le decisioni prese contrastino con quanto previsto dal Protocollo Sicurezza, con particolare riguardo alle prescrizioni al punto 14 (parte B) relativamente all’individuazione e l’isolamento dei contatti stretti.
Di seguito un estratto del Protocollo menzionato:
14 (parte B). Controllo personale sul set
• E’ opportuno controllare quotidianamente in ingresso e uscita la TC al personale sul set tramite utilizzo di termo-scanner.
• La presenza di una TC corporea > 37.5, così come la presenza di sintomi compatibili con COVID-19 (tosse, febbre, sintomi influenzali) deve precludere l’accesso al set.
• Nel caso di riscontro di febbre o sintomi compatibili con COVID-19 in un membro del personale sul set, si deve:
- precludere l’accesso al set alla persona interessata;
- procedere al suo isolamento, in base alle disposizioni dell’Autorità sanitaria, fornendogli, se non già indossata, una mascherina chirurgica; l’azienda procede immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della salute.
L’azienda, anche attraverso il coinvolgimento del medico competente, collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19. Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. Nel periodo dell’indagine, l’azienda potrà
chiedere ai possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente il luogo di lavoro, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria.
Il reintegro in servizio è da valutare di caso in caso da parte del medico competente aziendale.
In caso di personale cui sia stata confermata la positività al tampone COVID-19, il datore di lavoro dovrà prevedere la sanificazione degli ambienti.
Qualora una delle persone che opera sul set sia un contatto stretto (contatto avvenuto fuori dal set) è opportuno:
• precludere l’accesso al set alla persona stessa;
• eseguire il tampone per SARS-COV2 e procedere all’isolamento.
Avendo chi scrive anche richiesto se le decisioni aziendali fossero state prese in coordinamento col medico competente, ci è stato rassicurato che questo è accaduto e che, proprio seguendo il parere dei medici competenti, la Lotus ha deciso di proseguire le riprese. Di seguito proponiamo l’estratto del Protocollo relativo alla figura del Medico Competente.
11. Medico competente aziendale
Oltre agli obblighi già previsti dal d.lgs. n. 81/2008, il medico competente aziendale, di concerto con il ‘Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione’, esercita le seguenti funzioni:
• Contribuire alla definizione dei contenuti dell’attività formativa di cui alla premessa, che sarà a cura del Preposto Covid;
• Contribuire alla definizione delle procedure di prevenzione e protezione da adottare (ad es. distanziamento, norme di igiene, utilizzo dei DPI) ed alla relativa informativa ai lavoratori sul rischio di contagio da SARS-CoV-2 e sulle precauzioni messe in atto dall’azienda, attività che saranno a cura del Preposto Covid;
• Individuare i protocolli di gestione dei casi sintomatici o positivi per COVID-19;
• Autorizzare il reintegro sul posto di lavoro del personale con sintomatologia compatibile con COVID-19 o con pregressa infezione COVID-19 (assenza prolungata);
• Effettuare la sorveglianza sanitaria eccezionale in riferimento ai lavoratori “fragili”.
Dalle previsioni sopra ricordate, si evince che non vi sono margini per l’adozione di soluzioni “creative”, anche se intraprese con il coinvolgimento del medico competente, che consentano di derogare alla corretta applicazione del Protocollo, così come sottoscritto e altresì validato dal passaggio presso le Istituzioni competenti. L’elusione delle attività di individuazione e isolamento dei contatti stretti non trovano peraltro riscontro nelle indicazioni tuttora correnti emanate dalle Autorità competenti.
Vi è ampia letteratura riguardo alla scarsa attendibilità dei tamponi eseguiti a ridosso del contatto e anche l’ultima circolare del Ministero della Salute (0032850-12/10/2020) indica la quarantena e il tampone di verifica allo scadere dei dieci giorni.
Abbiamo anche chiesto che venisse informata la troupe di quali azioni la società in indirizzo stesse intraprendendo, ci è stato confermato che questo è avvenuto.
Alle inadempienze riportate aggiungiamo un primo monito relativo a scene presso un ambiente chiuso (un bar) con un numero importante di figurazioni con conseguente vicinanza, dati gli spazi esigui, con gli addetti della troupe. Ricordiamo che il protocollo, che alleghiamo alla presente, nelle tabelle esplicative fa proprio riferimento a queste situazioni. Ecco l’estratto.
Predisporre una divisione dei compiti più accentuata all’interno di ogni singolo reparto al fine di: ridurre/evitare che un singolo entri a contatto con più attori e/o generici/figurazioni; ridurre la condivisione delle diverse attrezzature e/o dei materiali che entrano in contatto con gli attori e/o le generici/figurazioni.
- Favorire fasi di lavoro separate tra i diversi reparti.
- Postazioni di preparazione Attori di tipo individuale.
- Definizione delle modalità operative per i reparti che debbono interagire tra loro e con gli Attori con contatto ravvicinato e contemporaneamente.
Stante quanto sopra, attendiamo vostre spiegazioni in merito, in attesa di riferire l’accaduto ai Ministeri e istituzioni (Lavoro, Salute, Beni Culturali, INAIL) che hanno seguito e validato il testo del Protocollo.
Cordialmente.
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL