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Produzione culturale

Roma, 15 dicembre 2020

Spett.li
ANICA
CNA

Spett.li Associazioni

Intendiamo rispondere con la presente alle Vostre comunicazioni del 14 dicembre u.s. nelle quali entrambe, con diverse motivazioni, rispondevate al nostro comunicato del 10 dicembre u.s. manifestando perplessità.

Il motivo per cui rispondiamo con una sola lettera si renderà evidente nel testo che segue.

L’indizione dello stato di agitazione è dovuto al fatto che, dal 31 ottobre, data in cui si è svolta l’ultima assemblea generale del doppiaggio, ci risulta essere ancora distanti da condivisioni di documenti, risoluzioni o altro in merito alle due delibere della citata assemblea inviate alle associazioni datoriali in indirizzo e relative a nuove misure, più stringenti, ridurre il rischio per le sale da contagio da coronavirus e alla presentazione della piattaforma per l’avvio delle fasi di rinnovazione del CCNL.

La frammentazione della rappresentanza datoriale, con una distribuzione importante di aziende tra ANICA e CNA, ci ha obbligati, inizialmente e con tempi diversi, ad incontrare separatamente le due associazioni datoriali. Entrambi i percorsi ci hanno portato ad un nulla di fatto, con una posizione di sostanziale rifiuto di considerare applicabili le misure anti-contagio proposte, per diversi motivi. Del rinnovo del CCNL abbiamo ricevuto disponibilità all’ascolto, con una puntualizzazione di CNA che si rendeva indisponibile alla trattativa unica.

Rappresentiamo che, per entrambi gli argomenti, è complicato pensare di giungere a conclusioni diverse per lo stesso settore.

Nessun professionista si preoccupa di sapere se andrà a dare la propria prestazione presso un’azienda associata ANICA o CNA.

Immaginiamo che lo stesso sarà per il Covid-19. È evidente che ciò comporta che l’impianto regolatorio del doppiaggio non potrà rispondere a logiche diverse. E, soprattutto per le misure anti-contagio, detto impianto regolatorio va ridefinito con tempi diversi, visto che dopo più di un mese siamo ad un nulla di fatto.

Abbiamo denunciato l’insufficienza delle misure anti-covid a noi segnalata in molte sale, insieme al rischio che una diversa attenzione alle stesse misure da parte delle aziende esponga tutto il settore dato il carattere itinerante dei professionisti. Ci muoviamo in un contesto nazionale ed internazionale che sostiene la nostra richiesta urgente. Siamo certi che riconosciate la sufficienza e il ritardo con i quali finora il tema è stato trattato.

Inoltre, la doglianza sui tempi riguarda anche il rinnovo del CCNL, che vorremmo chiudere velocemente, nel modo migliore e quindi unico.

Rileva anche l’assenza della committenza, nonostante il giorno 3 giugno presso l'Anica fosse stato sottoscritto un accordo che impegnava le parti a coinvolgerla insieme sia sul piano delle loro responsabilità giuridiche che in ordine a quelle riconducibili ai contratti commerciali.

Non sarà sfuggito che, insieme allo stato di agitazione, è stata indetta anche l’assemblea generale del doppiaggio, alla quale è subordinata la possibilità di aderire alle vostre proposte d’incontro. Siamo certi che la stessa assemblea saprà accogliere con la giusta attenzione i vostri inviti.

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL

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