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Produzione culturale

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Roma, 30 settembre 2021

Spett.le
MINISTERO DELLA CULTURA Direzione Generale Cinema e audiovisivo
Dr. Nicola Borrelli Direttore Generale Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/a - Roma
PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Oggetto: interpello delle Associazioni ANICA APA e APE, congiuntamente a SLC, CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL, per richiesta di prosecuzione dell’erogazione dei ristori per la sicurezza per il comparto cine audiovisivo.

Egregio Direttore,

come anticipato, le associazioni datoriali ANICA APA ed APE, unitamente alle OO.SS. SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL, si sono incontrate in data 28 settembre u.s., per affrontare il tema della applicazione del D.L. n. 127/2021 riguardo, in particolare, l’obbligo di esibizione del c.d. “Green Pass” sui luoghi di lavoro.

La peculiarità delle attività industriali del comparto cineaudiovisivo ed in particolare della produzione, infatti, ad avviso di tutte le parti sociali, necessita di particolare attenzione riguardo i temi della sicurezza, al fine di prevenire le ipotesi di rischio che possono essere maggiori rispetto ad altri comparti, parimenti industriali.

Ed infatti, già in data 7 luglio 2020, fu sottoscritto e poi “convalidato” dall’Inail, il protocollo sulla sicurezza che ha permesso la ripresa delle attività e che, alla resa dei conti, si è rivelato assolutamente efficace nella prevenzione della diffusione da Covid-19.

Nel luglio di quest’anno, le medesime parti sociali, alla luce delle innovazioni sanitarie nel frattempo emerse, hanno sottoscritto un nuovo protocollo, di cui auspicano una celere convalida, anche attraverso la Vostra cooperazione, sia da parte dell’Inail che del Ministero della Salute.

Il tema, al momento, riguarda anche il collaterale aspetto del costo dei tamponi per i lavoratori sprovvisti di Green Pass, i quali, ai sensi del sopra indicato decreto, dovrebbero farsi carico del relativo esborso. In realtà, l’esibizione del solo Green Pass, viste le condizioni soggettive ed operative dei set, non appare sufficiente a garantire il necessario livello di sicurezza sanitaria.

Ed infatti, le aziende sono concordi nel proseguire l’esecuzione dei tamponi con cadenza bi o tri-settimanale, anche per quei lavoratori che, spontaneamente, abbiano dichiarato di essere in possesso di Green Pass vaccinale.

Tale “doppia tutela” sarebbe funzionale anche a preservare i lavoratori (in numero non marginale) che rientrano nelle c.d. categorie fragili.

Riguardo tale ultimo aspetto, quindi, le parti sociali tutte ritengono che il riconoscimento del ristoro inerente i costi per la sicurezza di cui al Decreto Legge “Sostegni” n. 41 del 22/03/2021, poi convertito nella Legge n. 69/2021, debba continuare ad essere riconosciuto, al fine di sottoporre tutti i lavoratori ai tamponi previsti dai protocolli, pure essendo portatori di Green Pass vaccinale (o da contagio).

Le parti quindi invitano tutte le autorità governative, appunto a motivo del maggior rischio insito nello specifico comparto della filiera audiovisiva, a valutare anche l’opportunità di introdurre l’obbligo vaccinale, anche solo per questo settore.

Certi della comprensione della specificità della fattispecie e della adesione da parte Vostra a tale richiesta, porgiamo cordiali saluti.


ANICA – APA – APE
SLC CGIL – Fistel CISL – UILCOM UIL

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