La sala gremita, energiche le voci e limpide le idee. E una certezza comune: stavolta ce la facciamo. Perché lo scorso sabato 4 marzo, al Cinema Aquila di Roma, è successo qualcosa di inedito: tutti i lavoratori e le lavoratrici del Cineaudiovisivo si sono uniti per raggiungere lo stesso obiettivo: il contratto collettivo nazionale di lavoro
Di fronte al muro della parte datoriale nelle trattative per i rinnovi o la sottoscrizione dei CCNL, le più diverse professioni del settore – dal doppiaggio alle troupe, dagli interpreti ai generici e agli stuntmen – hanno individuato le rivendicazioni trasversali ai rispettivi comparti:
- stabilità occupazionale
- adeguamenti salariali
- qualità del lavoro e della vita
Contro esternalizzazioni, compressione delle paghe e ritmi soffocanti. Contro l’ambiguità di lavorare da autonomi o da subordinati. Contro la colonizzazione di cinema e tv da parte delle majors
Ecco alcuni volti dell’assemblea convocata da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil. Foto di Matteo Oi