SIAE COPIA PRIVATA: NO TASSA MA COMPENSO PER AUTORI INTERPRETI E PRODUTTORI DI OPERE D’INGEGNO
Le OO.SS. dei Lavoratori della SIAE intervengono nella querelle che nel corso della settimana si è scatenata intorno alla corretta interpretazione del compenso per Copia Privata e, ribadendo quanto già affermato dal Presidente della SIAE Gino Paoli, dichiarano che l’equo compenso non è una Tassa ma il giusto corrispettivo per il lavoro di chi crea, interpreta e produce contenuti culturali.
Sterile appare la polemica sollevata da Confindustria Digitale e Associazioni dei Consumatori che paventano eventuali rincari di Smartphone e Tablet, a seguito dell’approvazione di tale norma, smentiti dalla realtà degli altri paesi dove essa è presente (Francia e Germania ad esempio), dove le stesse apparecchiature, anche in presenza di tariffe molto più elevate per copia privata di quelle italiane, sono vendute al pubblico ad un prezzo più basso di quello praticato in Italia.
Nessuno sembra apprezzare, inoltre, che la normativa all’esame del Parlamento preveda di destinare parte delle risorse derivanti dall’adeguamento agli standard europei dell’equo compenso, al supporto ed alla diffusione della cultura, con il finanziamento e la promozione di artisti e talenti emergenti, in un contesto, quale quello dell’industria culturale, che già oggi rappresenta il 5% del pil nazionale ed impiega più di 1,5 milioni di Lavoratori.