È stato firmato a Roma il 6 novembre, tra i settori cultura di Cgil, Cisl, Uil e Legacoop, Confcooperative e AGCI il primo CCNL per lavoratori dello spettacolo in cooperativa.
Una tappa storica per un settore produttivo straordinario ma spesso abusato, un punto di inizio per il pieno riconoscimento del valore economico e sociale del lavoro di artisti, tecnici e amministrativi dello spettacolo, uniti insieme in un contratto organico valido in tutto il paese, che avrà forza di legge tra le parti, che porterà regole certe nel mercato e nei rapporti di lavoro e che stabilisce il carattere di professionalità del settore.
Vengono disciplinati il lavoro intermittente, l'apprendistato, il diritto alla sicurezza e integrità dei lavoratori, orari e riposi in tournee, il lavoro a distanza, tabelle retributive da cui deriveranno tabelle minime di settore. Ma soprattutto definisce professioni dello spettacolo per troppo tempo sconosciute.
Senza di loro non ci sarebbe musica, arte, teatro, danza. Il lavoro nella musica, teatro, danza non è un hobby, una malattia che passa con l'età: è una professione svolta con impegno, studio, tecnologia e passione.
Un punto fermo per ribadire che il vigore dell'arte e dello spettacolo dipende dal benessere degli artisti e tecnici in quanto individui e in quanto collettività.
Questo non è che l'inizio sulla strada della legalità e sicurezza nello spettacolo, fortemente voluto dalle parti sociali e dalle cooperative sane, uniti per difendere la dignità e i diritti dei lavoratori che vogliono rimanere unici nella loro professione ma non soli.
Un grazie speciale a tutti coloro che in questi lunghi mesi di confronto hanno contribuito a questo risultato.
Dedichiamo tutto il nostro lavoro a Francesco Pinna, Matteo Armellini e Luca Dalla Libera e ai loro colleghi caduti sul lavoro. Ovunque essi siano ora.